Stella Maris, tre anziani colpiti dalla legionella
LIDO. Tre casi di legionella alla casa di riposo Stella Maris degli Alberoni. Ad esserne colpiti, la scorsa settimana, sono stati tre anziani ospiti della struttura adiacente all’Istituto San Camillo e gestita sempre dai padri camilliani. Tre casi per fortuna non gravi, “presi” in tempo ai primi segni di malattia, e ricoverati all’ospedale civile di Venezia. «Per fortuna i sintomi non sono stati preoccupanti e il ricovero, con le cure del caso, è stato immediato», assicura il direttore generale del San Camillo Francesco Pietrobon, «tanto che uno dei pazienti è già rientrato in struttura, mentre per gli altri due sarà solo questione di poco tempo». Una vicenda che, oltre ad allarmare le decine di ospiti di San Camillo e Stella Maris, non ha fatto dormire sonni tranquilli neppure ai vertici della struttura, che subito hanno fatto scattare i piani di bonifica e le visite su tutti gli ospiti.
«Ci dispiace moltissimo per quanto è accaduto», sottolinea Pietrobon, «e francamente non ci saremmo mai immaginati di trovarci in una simile situazione, tanto più che da poco tempo era stata fatta l’ultima bonifica da parte di una ditta specializzata che, per noi, svolge proprio questa attività a cadenza programmata e nei termini di legge. La legionella è un batterio che vive nell’acqua, quindi tutte le condutture sono potenzialmente a rischio in qualsiasi luogo. Forse in qualche doccia o lavandino ci può essere stata inavvertitamente dell’acqua stagnante». Appena scoperto il problema, a parte i ricoveri al civile, è scattato lo spostamento dei pazienti dello Stella Maris dalle stanze sospette, e subito dopo è entrata in azione dalla ditta per le procedure di bonifica. «Allo Stella Maris è stata eseguita la clorazione delle tubature, così da disinfettare e distruggere qualsiasi possibile residuo di batterio, mentre anche al San Camillo si è agito portando l’acqua nelle tubature ad altissima temperatura con una sorta di shock termico», spiega ancora il direttore generale della clinica. «Ora la situazione è sotto controllo, e siamo certi di aver fatto nuovamente tutto quello che si poteva. Dalle visite fatte a tutti gli altri pazienti delle strutture non è risultato nessun altro caso». La situazione verrà comunque monitorata anche nelle prossime settimane per evitare ogni genere di rischio ulteriore per gli ospiti dei due edifici.
La struttura era stata interessata da una vicenda simile nel settembre 2009, dopo un lungo e laborioso intervento di ristrutturazione che aveva portato alla realizzazione di un autentico gioiello per il settore della ospitalità degli anziani. Quattro casi di legionella erano stati riscontrati in due ospiti, un parente in visita e un operatore sanitario.
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