Stazioni aperte a Venezia e Mestre? Il “no” delle Ferrovie
VENEZIA. Grandi Stazioni non aprirà le porte ai senzatetto che sono costretti a dormire all’addiaccio. Questa la risposta alla richiesta del Comune di tenere aperte le stazioni ferroviarie di Venezia e Mestre per accogliere i clochard in questi giorni di gelo. L’emergenza freddo prosegue e il pensiero di tanti va alle persone che dormono tra cartoni e sacchi a pelo.
Il 5 gennaio l’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini ha presentato domanda a Grandi Stazioni affinché tenga aperte le porte delle due stazioni ferroviarie - attualmente vengono chiuse alle 0.30 e riaperte alle 5.30 - per accogliere durante la notte i senza fissa dimora. Ma la risposta è stata negativa: non ci sono le condizioni. Che significa: stazioni chiuse per i senzatetto. Inoltre, continua la società, bisogna presidiarle.
Nel frattempo la scorsa domenica è stata evitata una tragedia. Vicino ai giardini della stazione di Santa Lucia è stata salvata una clochard trovata congelata sotto una panchina di marmo da una pattuglia della Polizia di Stato. Subito è intervenuto il Suem. Numerosi dipendenti sono allibiti dalla risposta negativa di Grandi Stazioni.
Il commento di uno di loro: «Questa è un’emergenza, un problema di civiltà. Papa Francesco ha lanciato un appello affinché tutti aprano le porte ai senza dimora. Lui l’ha fatto e ha messo a disposizione perfino le automobili. È incomprensibile, le Ferrovie dello Stato hanno sempre dato la loro disponibilità».
Un altro cita un episodio: «Pochi giorni fa ho visto un settantenne raccogliere da terra una buccia di banana e mangiarsela. Di notte i vagabondi si rifugiano nei vagoni. Dove sono la Caritas, i parroci, le canoniche in disuso? I profughi con l'indennizzo trovano posto, per queste persone invece non ci sono posti letto». In centro storico ne basterebbero una decina. L'assessore Venturini spiega che per far fronte all'emergenza freddo l'amministrazione ha messo a disposizione circa 40 posti letto presso la Casa dell’Ospitalità a Mestre. E ricorda: «Fino allo scorso anno i posti erano 24. Inoltre sono stati assunti degli operatori, sei di questi erano senza fissa dimora. È un percorso di salvezza, un'inclusione lavorativa e un enorme riscatto sociale. In questi giorni di gelo è stata rafforzata la distribuzione di bevande calde, coperte, kit salvacorpo».
E ogni notte un’unità mobile è attiva presso le stazioni di Venezia e di Mestre; qui i senzatetto vengono accompagnati nella struttura dove trovano un pasto caldo e un posto letto. Ognuno può aiutare chiamando il numero verde 800.589266.
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