Stazione, rimosse le prime 39 biciclette
Le cesoie sono entrate in azione ieri mattina: trentanove le biciclette rimosse dai vigili urbani davanti alla stazione ferroviaria perché lasciate lungo i marciapiedi, spesso attaccate ai lampioni della luce, a intralciare il passaggio dei pedoni. Tuttavia tre sono state caricate e poi scaricate dal camion: i legittimi proprietari infatti sono arrivati in tempo e sono riusciti a salvare le loro biciclette prima del trasporto in deposito, anche se non sono riusciti a evitare la multa.
Una sanzione da 41 euro - prevista dall’articolo 7 del codice della strada - che però scende a 28,70 con una riduzione del 30% se si paga entro cinque giorni. La rimozione delle biciclette era stata largamente annunciata, con interventi in via Trento e in piazzale Favretti, per evitare sosta selvaggia, anche con annunci pubblicati nell’area della stazione ferroviaria: «Gentile cittadino, la informiamo che i velocipedi lasciati fuori dalle apposite rastrelliere, fissati alla segnaletica stradale o ad altri luoghi vietati saranno rimossi ai sensi dell'ordinanza dirigenziale numero 339 del 8 giugno 2016». Nei prossimi giorni altri interventi potrebbero essere realizzati in piazzale Cialdini, in via Ulloa - l’accesso alla stazione ferroviaria dal lato di Marghera - e di nuovo in piazzale Favretti, se la situazione, agli occhi dell’amministrazione, dovesse di nuovo degenerare.
L’annunciato intervento dei vigili urbani nell’area della stazione ha avuto come ripercussione immediata il fatto che molti ciclisti ieri mattina hanno abbandonato la bicicletta lungo via Piave, nei pressi dell’edicola all’incrocio con via Trento e intorno ai giardini dei ferrovieri. Sempre ieri, per cercare di evitare la sosta selvaggia delle biciclette nei prossimi giorni, sono state posate tre rastrelliere, spostate da altre parti della città, sul marciapiede all’angolo tra via Piave e via Trento. Rastrelliere gratuite, a differenza del bicipark dove si pagano 50 centesimi al giorno e le bici sono custodite, al riparo dai frequenti furti che si verificano.
Lamentele, da parte dei ciclisti e apprezzamento, da parte dei pedoni, che ora si possono muovere con maggiore agilità. A proposito, informazione di servizio: chi si fosse trovato senza la bicicletta dopo essere sceso dal treno, può andare a recuperarla, dopo il pagamento della multa, nel deposito materiali di Pmv di via Triestina a Favaro. Ritiro solo su appuntamento da concordare al numero 041.2722375 (dal lunedì al venerdì, 8-14): «La restituzione avverrà su esibizione di un documento di identità», fa sapere l’amministrazione, «e della combinazione o chiave del lucchetto a cui il veicolo era assicurato oltre ad un breve descrizione del mezzo».
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