Stazione di Santa Lucia, è già boom di abusivi

Banda di 15 romeni in azione ai binari. Chiedono fino a 25 euro per valigia, pochi agenti e vigilantes

VENEZIA. Si piazzano davanti i tabelloni dei treni per controllare gli orari di partenza e arrivo di quelli ad alta velocità, poi vanno ai binari e fingono di aiutare i turisti a portare e caricare le valigie sul treno. Fingono perché in realtà poi chiedono dai 20 ai 25 euro, quando va bene.

Chi lavora in stazione ogni giorno afferma che spesso prendono proprio i soldi dal portafoglio del turista o li minacciano, rispondendo male. Ieri mattina una donna che abita a Venezia, stanca di vederli sempre all’opera, li ha filmati in faccia, mentre allertava i turisti che ignari si stavano avvicinando al treno. La donna ha urlato ai turisti di stare attenti e li ha ripresi, ma come risposta ha ricevuto solo gestacci con le mani e qualcuno si è nascosto dietro le colonne.

Nonostante si sappia bene cosa facciano, non c’è confronto tra i numeri loro e quelle delle forze addette alla sicurezza. Polizia ferroviaria e vigilantes si fanno in quattro per controllarli, con il risultato che devono passare da un binario all’altro. Con l’arrivo della stagione turistica, si è ripresentata in gran numero la banda di una quindicina di giovani rumeni, già conosciuta dalla Polfer, dalla vigilanza privata di Grandi Stazioni e da chi lavora vicino ai binari. Arrivano alla mattina alle 6.30 e rimangono fino alle 14, poi nel pomeriggio tornano verso la terraferma. Del gruppo fanno parte anche due o tre ragazze che girano per la stazione.

«La situazione è insostenibile» spiega Claudio Cavalier dell'Associazione Portabagagli Venezia «Fuori nel piazzale ci sono i portabagagli in prevalenza bengalesi che non sappiamo se pagano le tasse, a differenza nostra, poi all'interno sui binari ci sono questi gruppi che assediano i turisti. Noi come cooperativa ci ritroviamo tra due fuochi». I portabagagli del piazzale della stazione non dovrebbero addentrarsi nell'area dove ci sono gli scalini, ma invece si tolgono la casacca arancione di riconoscimento e si spingono nella zona di quelle della cooperativa, per accalappiarsi i turisti. «Abbiamo incontrato l'amministrazione poco tempo fa» prosegue Cavalier «ma non mi sembra che ci siano dei risultati. Uno di noi quando finisce è stato più volte seguito fino alla sua macchina e anche chi si occupa di vigilanza qui ha subito molte minacce».

Insomma, già a fine marzo sembra che ogni metro della stazione possa garantire qualche turista e quindi qualche guadagno, ed è subito caccia a chi ha la valigia. Come sarà la situazione a luglio o ad agosto?

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