Stazione dei treni, fine cantiere nel 2023 ma per la copertura servono 7 milioni

A marzo del prossimo anno percorribile il sottopassaggio ciclabile da via Paganello al Vega per raggiungere Venezia
Francesco Furlan



Nuova stazione di Porto Marghera: a marzo 2023 sarà pronto il sottopassaggio ciclabile e pedonale che permetterà di collegare via Paganello, la stazione ferroviaria, e l’area del Vega. Ed entro giugno si potrà salire anche sugli ascensori. Ma per vedere completate anche l’area della pensiline, con la nuova copertura trasparente, Rete ferroviaria italiana (Rfi) dovrà recuperare le risorse necessaria, circa 7 milioni di euro non ancora messi a bilancio. Il punto sul progetto nell’area della stazione è stato fatto ieri mattina dai tecnici Rfi in un incontro con i consiglieri comunali.

Il cantiere alla fermata di Porto Marghera è stato aperto nel mese di aprile del 2021. In questi mesi i lavori hanno riguardato la realizzazione del sottopassaggio sotto il fascio dei binari, mentre a partire da giugno si trasferirà sotto la strada regionale 11, in un’area a ridosso del mega-cantiere per la nuova viabilità, detta della macro-isola, con la rotatoria sopraelevata e il cavalcavia per via Torino.

«Cercheremo di lavorare soprattutto di notte, e limitando al massimo i disagi su via della Libertà», ha spiegato Francesca Perrone, ingegnere con il ruolo di Rup (Responsabile unica del procedimento) del cantiere, «anche se ci saranno delle riduzioni di corsia». L’intervento in corso vale 9 milioni di euro, risorse messe da Rfi e dal governo, ed è fondamentale per garantire l’accesso alla pista ciclabile sul Ponte della Libertà, da e per Venezia. Tra la stazione e il Vega un sottopasso c’è già, ma è stretto e sostanzialmente non utilizzato dai ciclisti.

Il progetto prevede una rampa ciclabile dal lato di Mestre (via Paganello) mentre, sul lato Sud, a ridosso del Vega, ci sarà una scala con una piccola rampa per portare le bici a mano. Gli spazi infatti sono troppo stretti per realizzare una rampa ciclabile che permetta di stare sempre in sella alla bici. «Anche se», ha aggiunto Perrone, «stiamo studiando alcune soluzioni per poterla fare. In ogni caso gli ascensori saranno adatti anche per il carico di bici».

Resta da capire quale ruolo assumerà la stazione ferroviaria di Porto Marghera, dove fermano alcuni treni regionali, oggi usata soprattutto da pendolari e lavoratori con sede nell’area del Vega. Una fermata che costituisce anche una sorta di imbuto sui binaria tra Mestre e Venezia, dove corrono 600 treni al giorno. Diventerà una fermata più a uso turistico, (per trasportare i ciclo-amatori poi diretti a Venezia) anche in previsione dello sviluppo dell’area dei Pili o resterà soprattutto a servizio dei lavoratori? La programmazione dei treni regionali – hanno spiegato da Rfi – è in capo alla Regione ed è Palazzo Balbi che dovrà decidere. Intanto resta da risolvere un problema: a fine anno, con l’avanzamento del cantiere, potrebbe essere necessario chiudere il sottopasso oggi aperto. Rfi sta lavorando per trovare una soluzione per consentire la possibilità di uscire. La seconda parte del progetto, da finanziare con 7 milioni di euro, prevede una nuova copertura della stazione. —



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