Stangata del Demanio sulle case
SOTTOMARINA. Case in area demaniale, stangata improvvisa a chi vi abita. Stanno arrivando cartelle esattoriali anche da 250.000 euro a chi risiede nella zona tra piazza Traghetto e il Mosella, nella prima fascia fronte laguna, con l’ingiunzione di pagamento entro 30 giorni pena la riscossione coattiva.
L’Agenzia del Demanio chiede i canoni arretrati per “occupazioni senza titolo di case su terreni dello Stato”. I residenti, che ignoravano la demanialità del terreno, si stanno rivolgendo a legali per ricorrere e per trovare una mediazione col Comune per poter acquisire i terreni. Il caso è scoppiato in tutta la sua gravità in questi giorni, ma le prime avvisaglie risalgono alla scorsa estate quando è arrivato ai residenti un avviso dall’Agenzia del Demanio in cui si precisava che stavano occupando senza titolo terreni demaniali.
A dicembre è arrivata una prima comunicazione con la richiesta di pagamento a cui ne è seguita una seconda, pochi giorni fa, in cui si intimava il pagamento entro 30 giorni. «Una doccia fredda di quelle tremende», spiega Eros Tiozzo, residente in via Laguna, «mi sono ritrovato tra le mani una cartella esattoriale di 115.623 euro per canoni dal 1 gennaio 2010 al 31 maggio 2014. Io nemmeno sapevo che la mia casa fosse in terreno demaniale, l’ha comprata mio nonno nel 1973 e nell’atto notarile di acquisto non c’è traccia di questo. E come me centinaia di famiglie che abitano nella zona». Il signor Tiozzo si è subito rivolto all’avvocato Tiziano Boscolo Chielon per presentare ricorso, ma ha anche setacciato tutto il quartiere, casa per casa, avvisando i residenti che stanno arrivando le cartelle esattoriali e per proporre una class action. «Inutile andare in ordine sparso», spiega Tiozzo, «è un problema enorme che va risolto subito perché, anche ammettendo che avessimo i soldi per pagare cifre pazzesche (ad un vicino di casa è arrivata una richiesta di 245.000 euro), fra cinque anni ce ne chiederebbero ancora e poi ancora, ai nostri figli lasceremmo un debito enorme e non una casa». Due le strade che percorrerà il legale. «Subito ricorso per bloccare l’ingiunzione di pagamento», spiega l’avvocato Chielon, «e il coinvolgimento del Comune per trovare una soluzione definitiva. Il Demanio non può vendere direttamente ai privati, deve passare i terreni al Comune che poi li passa ai privati. Vanno concordate delle cifre forfettarie e accessibili perché queste famiglie diventino proprietarie delle case dove vivono da decenni. Sicuramente qualcuno conosceva l’esistenza del problema. Ora i tempi sono strettissimi per limitare i danni. Di certo pubblicare un elenco di siti demaniali, con codici dei mappali astrusi per la gente normale, sul sito del Comunnon può essere un buon metodo per risolvere le cose».
Elisabetta Boscolo Anzoletti
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia