Staminali, cure a Celeste Brescia presenta ricorso

Gli Spedali contro il giudice di Venezia che ha dato parere favorevole alle terapie Ieri la bimba ha compiuto tre anni. I genitori: «Sta migliorando, noi lotteremo»
Di Francesco Furlan
Carrai Interpress/M.Tagliapietra Venezia 21.08.2012.- Caso della bambina Celeste. dr. Marino Andolina. Tribunale Rialto.
Carrai Interpress/M.Tagliapietra Venezia 21.08.2012.- Caso della bambina Celeste. dr. Marino Andolina. Tribunale Rialto.

MESTRE. Ieri era il suo compleanno, ma per spegnere le candeline (3) sulla torta dovrà aspettare la festa che papà Giampaolo e mamma Elisabetta stanno organizzando per sabato, con molti altri bambini, tra palloncini colorati e lanterne magiche, da accendere e lanciare verso il cielo. Ieri Celeste ha compiuto tre anni, ed è un traguardo importante per la famiglia della piccola di Tessera malata di Sma (Atrofia muscolare spinale) che in questi giorni di estate che non arriva si è pigliata il raffreddore. È un compleanno all’insegna della battaglia - «ma ormai siamo abituati a combattere», dice il papà - perché nei giorni scorsi gli Spedali civili di Brescia hanno presentato ricorso contro la decisione del giudice del lavoro Margherita Bortolaso. La quale, a fine maggio, aveva accolto l’istanza della famiglia di proseguire le terapie a base di infusioni di cellule staminali donate dalla madre dopo che la struttura bresciana aveva deciso di sospenderla, ritenendo il numero di cellule espiantate dalla madre sufficienti per il numero di terapie eseguite. Una decisione motivata con la necessità di proseguire con le «cure compassionevoli» in deroga ai protocolli sanitari, e una decisione contro la quale gli Spedali Civili hanno deciso di presentare ricorso. Un atto quasi dovuto, spiegano da Brescia, per ricordare che l’applicazione della terapia a base di infusioni di staminali del metodo Stamina - la Fondazione che con il medico triestino Marino Andolina segue la bimba - non è prevista né dal ministero della Salute né dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) se non nelle forme sperimentali previste dalla recente legge che dovrebbero partire dal primo luglio. Nonostante il ricorso, fanno sapere gli Spedali di Brescia, a Celeste saranno garantite le cure, perché la decisione del giudice è esecutiva da subito, ma tutto potrebbe cambiare se il ricorso dovesse essere accolto. «È un ricorso che non ci aspettavamo» spiega l’avvocato Dario Bianchini «e soprattutto non tiene conto della cosa più importante, i miglioramenti di Celeste». Sono miglioramenti certificati non solo da Stamina, ma dalle stesse cartelle cliniche degli Spedali. «Per noi è una gioia festeggiare questo compleanno» spiega Giampaolo Carrer «ma sappiamo che dobbiamo continuare a lottare per un nostro diritto: vedere nostra figlia che migliora grazie alle terapie ci dà la forza per continuare a farlo». La decisione del giudice sul ricorso è attesa entro la fine di luglio.

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