Stalker scappa dai domiciliari Caccia all’uomo, si costituisce

Un 46enne di Dolo si era invaghito di una giovane barista, perseguitandola: in attesa della convalida dell’arresto, ha lasciato la sua casa, passando anche una notte a Padova in albergo. Ora è in carcere
- STALKING Blitz pedinamenti esibizioni spudorate del molestatore
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DOLO. Aveva perseguitato una giovane barista di 24 anni della quale si era invaghito, rendendole la vita un inferno. I carabinieri di Dolo lo scorso gennaio l’avevano fermato e arrestato: era finito ai domiciliari. Ma per M. F., un 46 enne di Dolo, questo non era bastato: è evaso infatti più volte. Infine mercoledì scorso, dopo una fuga a Padova, i carabinieri gli hanno dato la caccia costringendolo a costituirsi. Ora è in carcere.

Ma facciamo un passo indietro. La vicenda è iniziata a novembre, quando l'uomo si era invaghito di una ragazza che lavora in un locale pubblico. M.F., che ha anche dei precedenti penali per maltrattamenti in famiglia, era andato oltre il corteggiamento con alcune molestie. Le avances con il tempo si sono trasformate in stalking. L'uomo seguiva la ragazza dappertutto: dove la giovane lavora, dove abita, per strada. La 24enne ha trovato scritte sulla sua auto e segni della presenza dell'uomo.

Alla fine, esasperata, ha chiesto aiuto ai carabinieri. E dopo vari appostamenti è scattato il blitz dei carabinieri e l'arresto per atti persecutori. Ma M.F. di restare in casa proprio non ci pensava ed è evaso in più di una occasione: il 19 febbraio, infatti, è stato denunciato a piede libero per evasione in quanto aveva pensato bene di recarsi a Mogliano Veneto per fare delle compere. Non contento, martedì scorso si è allontanato per l'ennesima volta di casa per andare al Pronto soccorso di Dolo per presunti dolori alla schiena.

Annoiato dall'attesa, ha deciso di fare un giro in centro del paese. Allertati dal personale sanitario, i carabinieri lo hanno subito acciuffato e riportato a casa in attesa del processo di convalida dell'arresto che si sarebbe tenuto nella mattinata seguente.

Mercoledì scorso i militari dell'Arma dovevano andare a prelevarlo, ma hanno scoperto invece che era fuggito dalla sua dimora. La latitanza però non è durata tantissimo. È scattata una vasta caccia all'uomo che ha permesso di stringere il cerchio sul luogo in cui M.F. si era rifugiato, dopo aver passato una notte in un albergo di Padova.

Sentendosi ormai braccato, M.F. ha deciso di andare in caserma per costituirsi. L'uomo però stavolta in galera ci è finito davvero. Il giudice per le indagini preliminari di Venezia ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere portando M.F. alla casa circondariale Due Palazzi di Padova. Nei prossimi giorni l’uomo sarà processato e dovrà rispondere alla magistratura di una sfilza di accuse davvero nutrita.

Alessandro Abbadir

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