«Stagionali, voucher troppo usati»
CHIOGGIA. Abuso dei voucher, ore pagate in nero a pochi euro, straordinari fuori busta e, per chi ha un regolare contratto a tempo determinato, una minore indennità di disoccupazione. Questi i nodi della stagione turistica alle porte. Tra i temi di carattere nazionale e quelli legati al contesto locale, gli stagionali rischiano di trovarsi con un reddito inferiore rispetto agli anni scorsi.
«A Chioggia», spiega Andrea Stevanin, Fisascat Cisl, «essendo la stagione concentrata solo su tre mesi, con la nuova normativa i lavoratori che prima godevano dell’Aspi (indennità di disocupazione) lavorando 90 giornate e riuscendo a trovarsene indennizzate 180, dal 1 maggio, se lavoreranno tre mesi, avranno solo 60 giorni di indennità». A ciò bisogna aggiungere i periodi in nero: chi teoricamente potrebbe godere, durante la disoccupazione, di una buona indennità, si trova senza sostegno. «Nel Clodiense», continua Stevanin, «molte retribuzioni sono spesso part-time, pur coprendo turni pieni. A fine stagione i lavoratori si rivolgono ai sindacati per intraprendere le vertenze: pur lavorando 8-10 ore al giorno, in busta trovano la metà della retribuzione. Abbiamo avvisato l’Ispettorato del lavoro e probabilmente quest'anno verranno intensificati i controlli».
Altro problema è l’uso dei voucher. «L’anno scorso», sottolinea il sindacalista, «si è verificato un abuso di questo strumento e non siamo assolutamente d'accordo. Se si sfruttano i lavoratori, viene pregiudicata la qualità del servizio. A Chioggia il turismo è l’unico comparto che può ancora offrire ricchezza, occupazione e sviluppo. Ci auguriamo che sia gli imprenditori, sia le associazioni imprenditoriali diano un segnale positivo affinché i dipendenti siano ben pagati e si progetti un futuro in questo settore, anche aprendo ad un allungamento della stagione».
Stando a una stima del sindacato, nel 2014 sono stati stipulati contratti con circa 3mila stagionali ma, se tutti fossero stati in regola, si sarebbero registrati circa mille contratti in più. «Non è colpa degli imprenditori se la stagione dura tre mesi», sostiene Maria Grazia Marangon, direttrice di Ascom Chioggia, «Essendo molte imprese a gestione familiare, in alcune situazioni la necessità della persona in più c’è solo per poche ore alla settimana, perciò si usano i voucher». Favorevole al prolungamento della stagione la Confesercenti: «Si potrebbero progettare», sostiene Tiziano Scandagliato, segretario provinciale Anva Confesercenti, «spiagge coperte. Alle imprese diciamo che non bisogna assumere in nero».
Andrea Varagnolo
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