Stagionali, per il 2015 assicurata l’indennità di disoccupazione

Circolare Inps che nel Veneziano interessa 30 mila addetti Ma nel 2016, con le nuove regole, si rischia il dimezzamento
Di Gianni Favarato

Pericolo scampato, ma non del tutto. Per i circa 30 mila stagionali del turismo che lavorano a Venezia e sulle spiagge del litorale e rischiavano di chiudere il 2015 con la nuova e ridotta indennità di disoccupazione (Naspi), che sarebbe pari alla metà del periodo precedentemente lavorato e non più nei quattro anni precedenti. Alla vigilia del Natale scorso, infatti, è finalmente diventata operativa la circolare 194 con cui l’Inps conferma il vecchio meccanismo per il calcolo della durata della Naspi, sia per i lavoratori stagionali del litorale che lavorano al massimo 3 o 4 mesi all’anno che per quelli occupati a Venezia anche otto mesi o più all’anno, per il periodo che va dall’1 maggio al 31 dicembre 2015.

«La circolare dell’Inps», spiega Nicola Pegoraro del sindacato di categoria della Cisl, «precisa solo chi sono questi lavoratori facendo riferimento alle aziende che li hanno assunti». La lista è molto lunga e riguarda gli stagionali occupati in alberghi, campeggi, ristorazione (fast food, pizzerie con posti a sedere), bar, stabilimenti balneari e termali, gelaterie, agenzie di viaggio e le guide turistiche. Ai loro dipendenti con contratto stagionale, le rispettive aziende dispongono «una salvaguardia per cui, nel caso che la durata della Naspi sia inferiore ai sei mesi, non vengono applicate le nuove regole che escludono per il calcolo della durata i periodi di lavoro già utilizzati per precedenti prestazioni di disoccupazione. In pratica per il calcolo della durata della nuova Naspi - istituita due anni fa dall’allora ministro Elsa Fornero - si applicano le vecchie regole ma stabilendo che la stessa non potrà essere superiore ai sei mesi».

La circolare permette così ai lavoratori stagionali del turismo, occupati dai sei agli otto mesi, di beneficiare anche quest’anno della copertura economica e contributiva per l’intero anno.  «L’esonero dalle nuove regole della Naspi», precisa il sindacalista, «è solo una tantum per il 2015, mentre la richiesta di tutte le organizzazioni sindacali di settore, che contestano questo aspetto della Naspi, rimane quella di mantenere in atto per questi lavoratori le vecchie regole».

La nuova Naspi sostituisce la vecchia indennità di disoccupazione ordinaria Aspi e Mini-Aspi che continueranno ad essere erogate nei confronti dei lavoratori che hanno perso il lavoro prima dell’1 maggio 2015 sino al loro completo esaurimento.

Il tema del sostegno al reddito per i lavoratori stagionali e del settore termale resta dunque sul tavolo del Governo grazie anche ad un’interrogazione della deputata del Pd veneziano, Sara Moretto, che già in passato si era occupata della questione. «Dal 2016», spiega la Moretto, «l’applicazione della normativa sulla Naspi rischia di penalizzare i lavoratori stagionali, portando ad un dimezzamento della durata del sussidio di disoccupazione. Per questo chiediamo al Governo di valutare un intervento normativo per garantire ai lavoratori stagionali del settore turistico e termale, un sostegno al reddito strutturale anche per il futuro».

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