«Stagionali, disoccupazione assicurata»
I 25 mila stagionali occupati in alberghi, ristoranti, bar, camping e altre strutture turistiche del litorale veneziano «possono stare tranquilli», malgrado l’introduzione della Naspi, che rischiava di dimezzare o annullare del tutto l’ indennità di disoccupazione nei mesi fuori stagione in cui è difficilissimo trovare un’altra occupazione. La rassicurazione arriva dai segretari nazionali della Fisascat Cisl – Vincenzo dell’Orefice e Pierangelo Ranieri –, che con una circolare inviata a tutte le strutture territoriale del loro sindacato, informano che lo scorso 11 giugno il Consiglio dei ministri, in attuazione della legge delega 183 «ha licenziato lo schema di decreto legislativo con le disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali, in particolare per gli stagionali del turismo.
Tutto ciò, secondo i due sindacalisti, è il frutto «della generosa mobilitazione realizzata dalle lavoratrici e dai lavoratori stagionali del Turismo nei mesi scorsi e la pressante opera informativa e rivendicativa posta in essere da tante nostre strutture territoriali hanno certamente registrato un primo ed apprezzabile risultato, con un regime di integrazione al reddito per una categoria assai preziosa in termini numeriche professionali sia per le generali sorti dell'offerta turistica italiana e della sua necessaria qualificazione che per il Paese». «Lo schema del provvedimento del Consiglio dei ministri – spiegano i due segretari nazionali nella circolare – stabilisce che, con esclusivo riferimento agli eventi di disoccupazione verificatisi fra il 1 maggio ed il 31 dicembre 2015, per i lavoratori del settore produttivo del turismo con qualifica di stagionali, qualora la durata della Naspi spettante fosse inferiore a sei mesi, ai fini del calcolo della durata del trattamento si procederà - in deroga - a computare i periodi contributivi che hanno già dato luogo ad erogazione delle prestazioni di disoccupazione ordinaria con requisiti ridotti (attraverso la cosiddetta Mini-Aspi) usufruite negli ultimi quattro anni».
E ancora: «In ogni caso, la durata della Naspi corrisposta in conseguenza della disapplicazione della decurtazione dei periodi contributivi che abbiano già dato luogo a delle erogazioni di prestazioni di disoccupazione nel periodo maggio-dicembre 2015, non potrà essere superiore ai sei mesi».
A supporto di questo provvedimento, che assicurerebbe l’intervento della nuova indennità di disoccupazione (Naspi) per sei mesi anche per chi non ha completato sei mesi di lavoro nell’anno in corso, la Fisascat sottolinea che «la norma del Consiglio dei ministri prevede una copertura economica di 30.600.00 i di euro per l'anno 2015 e di 60.300.000 euro per l'anno successivo».
«Naturalmente – aggiunge la circolare della Cisl – occorrerà, già nei prossimi mesi, sensibilizzare il Governo sulla necessità di rifinanziare per il 2016 e per gli anni successivi l'istituto, che, indubbiamente, si caratterizza per aver recuperato un'attenzione specifica per i lavoratori stagionali del Turismo, addirittura reintroducendo, sia pure per un periodo limitato di tempo, condizioni normative a garanzia dei predetti lavoratori analoghe, per certi versi, alla indennità di disoccupazione ordinaria a requisiti ridotti, che erano state ampiamente superate già dalla legge 92/2012 con l'introduzione della Mini-Aspi».
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