Stagionali del turismo l’indennità è garantita
La tanto attesa e promessa circolare dell’Inps sulla corresponsione della nuova indennità di disoccupazione (Naspi) per i lavoratori stagionali del turismo (alberghi, ristoranti e bar, camping) è arrivata ma non tutti i dubbi sono stati fugati. Dubbi che riguardano, soprattutto, chi lavora solitamente negli alberghi e nella ristorazione con contratti a termine di sei mesi che davano la possibilità di accedere al sussidio di disoccupazione per gli altri sei mesi, vista l’impossibilità di trovare un’occupazione nel periodo invernale alternativa in centro storico di Venezia, ma anche nelle località del litorale e in molti comuni della Provincia con alberghi che ospitano turisti.
La circolare 94 dell’Inps è nota - spiegano i sindacati di categoria di Cgil e Cisl e i rispettivi patronati Inca e Inas - ma le istruzioni per l'applicazione della Naspi, in vigore dall’1 maggio in sostituzione della vecchia Aspi, chiariscono le cose solo per i lavoratori che già avevano diritto ad una mini-Aspi. Questi ultimi, che lavorano meno di sei mesi all’anno e avevano diritto solo a tre mesi disoccupazione, continueranno a percepire il sussidio di disoccupazione nella stessa misura. Il discorso si complica per coloro che prima avevano diritto all’ex Aspi integrale per tutti i sei mesi di disoccupazione: ora dovranno verificare la loro singola posizione per capire se avranno diritto o meno alla Naspi nella stessa misura.
La circolare dell’Inps, infatti, riporta una serie di tabelle per il calcolo della Naspi dei lavoratori stagionali del turismo (nella nostra provincia sono circa 24 mila) sulla base della “durata delle sue prestazioni lavorative” nei quattro anni precedenti, con una serie di linee guida che in alcuni casi fanno salve provvisoriamente le vecchie regole. «Ma non tutto è chiaro», dicono i sindacalisti. «Le linee guida della circolare, che sono solo provvisorie, potrebbero determinare per molti lavoratori una riduzione dell’ex Aspi (ora Naspi), ritrovandosi con un sussidio parziale. Il ministro del Lavoro, Poletti, in proposito, ha rassicurato i lavoratori interessati, dicendo che «in virtù del meccanismo di calcolo per la prestazione previsto dalla circolare che vale per tutti i lavoratori nel 2015, gli stagionali mantengono sostanzialmente la tutela che avevano in precedenza».
Tutto a posto quindi? «Niente affatto», rispondono i sindacati, «la circolare dell'Inps non è una legge ma soltanto un insieme di linee guida che l'Ente emana per applicare i provvedimenti legislativi. Ciò significa che l'allarme lanciato nelle scorse settimane resterà intatto per il futuro e, considerata la lentezza del legislatore italiano, il consiglio per i lavoratori è di organizzarsi cercando di cogliere quante più occasioni lavorative possibili di durata più lunga di 6 mesi, in modo da avere la garanzia che potranno accedere integralmente alla Naspi per il prossimo atunno-inverno».
Gianni Favarato
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