Stadio, occhi puntati sulle decisioni di Enac
MESTRE. Quasi 400 firme già raccolte sulla piattaforma online di Change,org per l’appello al presidente del Venezia Calcio, Yuri Korablin di non mollare la squadra e il progetto del nuovo stadio. I tifosi si mobilitano, per esprimere solidarietà al russo Korablin a cui si rivolgono direttamente: «Presidente, non molli!!». La bufera sul progetto stadio, sognato dalla città per quasi trent’anni, ed ora bloccato dallo scontro tra Comune e Save che ha visto ancora una volta una scambio di accuse al vetriolo tra il sindaco Giorgio Orsoni e il presidente della società dello scalo aeroportuale Enrico Marchi lascia posto al silenzio. Perché adesso la partita si gioca tutta all’Enac, che sui vincoli per un chilometri imposti dal masterplan di Save, potrebbe nei prossimi giorni dare il parere tanto atteso dal sindaco Orsoni. Un incontro è previsto tra i tecnici del Comune e quelli di Enac nei prossimi giorni e l’annuncio dato da Marchi di un incontro al Ministero dei Trasporti, diretto da Maurizio Lupi, potrebbe proprio essere collegato ad un prossimo parere dell’ente di aviazione civile.
Del resto, proprio Orsoni ha accusato Marchi, al rientro in città di aver bloccato l’emissione di un parere che dovrebbe consentire al Comune di capire in quali terreni edificare nonostante i vincoli e che tipo di edifici si possono realizzare. L’annuncio di un possibile addio al progetto da 200 milioni di euro per Tessera da parte di Korablin ha riacceso lo scontro tra Comune e Save e inasprito gli animi dei tifosi del calcio che da anni aspettano e sognano un grande impianto sportivo in terraferma, quello che una città conosciuta in tutto il mondo come Venezia merita. «Non si tratta solo di calcio, ma anche di salvare la nostra credibilità come territorio verso investitori esteri», fanno notare i proponenti della petizione che hanno anche aperto una pagina su Facebook per sostenere il progetto del nuovo stadio. Molti lasciano commenti. Un giovane dice: «La città merita una struttura e una società all'altezza del suo blasone e della sua storia! Forza Korablin». Un altro rileva sconsolato: «Cinquant’anni di parole, ora basta chiacchiere». Un altro aggiunge: «Mi sembra giusto avere un polo sportivo come vuole fare un russo a casa nostra per far smuovere l'economia ed il lavoro di tanti disoccupati. Prima che se ne vada sarebbe ora che il Comune di questa città si dia da fare non solo per i propri comodi». Orsoni al nostro giornale ha ribadito che il nuovo stadio è una priorità per la sua giunta. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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