Spunta la mantide d’acciaio
JESOLO. È tornato da Honolulu abbronzato e pronto a farsi valere. Carlo Pecorelli non ci sta a passare per un impostore e millantatore dopo le chiacchiere che sono circolate e circolano su di lui. Un fabbro di Ponte Crepaldo, Luciano Turchetto, lo accusa di avergli rubato idea e composizione delle sue famose formiche metalliche. E Pecorelli, poliedrico scultore e pittore, ha già pronta la novità dell'anno: la mantide d'acciaio. Ne ha già consegnata una, per l'occorrenza dorata, al campione di ciclismo Ivan Basso, ospite di Maurizio Pivetta e della JesoloTeam88 di ciclismo.
«Voglio solo tutelare la mia onorabilità e proteggere anche la mia famiglia che ha sofferto», dice Pecorelli, «adesso ogni mia opera devo andarla a registrare e marchiare per evitare che qualcuno si presenti a dire che non è mia. Il fabbro in questione lo conosco e posso dire che è un ottimo artigiano. Mi chiedo perché si faccia sentire solo adesso, dopo due anni che le formiche e le altre opere girano il mondo. Io disegno tanti bozzetti, sviluppo idee e poi mi avvalgo talvolta di artigiani che mi aiutano a realizzarle. Ma l'artista, il creativo sono sempre io». (g.ca.)
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