Spot contestato, Coca Cola tende la mano

Presto un incontro con la multinazionale dopo la protesta del sindacodi Caorle
CAORLE
. Il sindaco di Caorle Marco Sarto ed i rappresentanti della Coca Cola siederanno molto presto allo stesso tavolo per trovare una soluzione alla protesta scoppiata dopo che il primo cittadino aveva definito «deleterio per il turismo» l’ultimo spot della nota bibita americana. Un spot nel quale una bambina preferisce restare a casa piuttosto che andare in vacanza e al ristorante. «Siamo pronti al dialogo anche se - spiegano dall’ufficio stampa di Milano della multinazionale - ogni pubblicità può essere letta in diversi modi.


Lo spot rientra, infatti, in una campagna promozionale denominata “prezzo positivo” che lega il consumo della bibita, come confermato da alcune ricerche, a momenti di felicità, felicità accessibile anche in tempi di crisi». «Il messaggio dello spot è chiaro: consumate la nota bibita ma non il “prodotto turismo” e ciò non mi pare corretto - ha dichiarato il sindaco Sarto - Fanno di tutta l’erba un fascio e mi sono sentito chiamato in causa. Abbiamo investito molto in qualità ed offriamo un ottimo prodotto. In ogni caso mi è già stata chiesta la disponibilità per un incontro e, anche io, sono pronto al dialogo».


Il ragionamento portato avanti dal sindaco è stato subito abbracciato anche dal presidente dell’Apt di Caorle e Bibione Massimo Zanon. «E’ imperdonabile che un marchio leader come la Coca Cola abbia un calo di stile come questo - si sfoga il presidente Zanon - Dovrebbero stare molto attenti a fare supposizioni come queste sul turismo. Rischiano di dare un tono minore a tutti i nostri sforzi di promozione del territorio. In più la pubblicità è alquanto diseducativa: è sicuramente più salutare restare all’aria aperta e prendersi un po’ di sole, magari in una delle nostre spiagge, che restare chiusi in casa».


La minoranza consigliare, invece, è spaccata: da un lato c’è il gruppo misto guidato da Denis Marchesan che ha dichiarato di appoggiare il sindaco Sarto, dall’altro il capogruppo di Impegno e Coerenza Giovanni Comisso che fa notare come la polemica sia ridicola ed, infine, il capogruppo di Vento Nuovo, Marco Favaro che si complimenta con il sindaco «per aver creato un caso mediatico dal nulla». «Ma se mettesse - dice Favaro - la stessa passione per risolvere i problemi di Caorle sarebbe meglio».

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