«Spostate la mensa, qui non si vive più»

I residenti del comitato di via Querini tornano a contestare la presenza di Ca’ Letizia: «Limitata la nostra libertà individuale»

MESTRE. «La nostra libertà individuale è fortemente limitata, il disagio aumenta e il degrado è diventato insopportabile». A protestare e chiedere lo spostamento della mensa di Ca’ Letizia è il comitato “Via Querini fa senso...civico”. «Sempre più frequentemente», si legge in una nota, «viene riportato il degrado del centro e in particolare modo nella zona di via Carducci e nei pressi della mensa di via Querini. Problema dovuto, com’è evidente, alla costante presenza di troppe persone senza fissa dimora, sbandati, accattoni. Date le diverse attività della mensa, vale a dire distribuzione vestiario, docce e altro, insieme all’elevato numero di ospiti, ci sono lunghi ed eccessivi assembramenti nei portici vicini, dove queste persone sostano in attesa dell’apertura della mensa per tutto il giorno, bivaccano e vivono lasciando “resti” di ogni genere, con rischi evidenti per la salute e la sicurezza poiché tra di loro ci sono anche soggetti con comportamenti pericolosi».

Il comitato registra una situazione non più sostenibile: «Il degrado ambientale è diventato rilevante e i bidoni per i rifiuti aggiunti da Veritas non vengono utilizzati, anzi, vi vengono depositati attorno rifiuti ingombranti. Frequenti sono gli interventi delle forze dell’ordine e dell’ambulanza per liti violente, oltre ai furti tentati o segnalati dai commercianti. A causa di tutto ciò gli abitanti subiscono un forte disagio che è aumentato negli anni e specialmente negli anziani e nelle famiglie con bambini rasenta la paura».

«Questa situazione provoca», continua la nota, «un grave sentimento di frustrazione per la limitazione della libertà personale: si è arrivati persino ad installare dei dispositivi anti seduta appuntiti per evitare che senza tetto e sbandati si siedano all’uscita dei condomini. Tutti sono consapevoli che con la crisi e la globalizzazione il fenomeno sarà sempre più difficilmente arginabile ma sicuramente sarà vano ogni intervento finché non si provvederà allo spostamento almeno della mensa di Ca’ Letizia che, insieme a quella dei frati di via Cappuccina, rappresenta un grande richiamo, mattino, mezzogiorno e sera. Purtroppo manca ai responsabili, che contestano l’evidenza, la volontà di assecondare e di rispettare le giuste richieste dei cittadini, che negli anni hanno protestato con petizioni pubbliche e firme: in questo modo il degrado è aumentato a causa di una cecità o meglio di una ben-pensante ipocrisia che lo giustifica».

I residente del comitato di via Querini concludono: «Torniamo a chiedere con forza lo spostamento della mensa in un sito più adeguato, più controllato dalle forze dell’ordine, non così centrale e soffocato tra i condomìni. Riteniamo assolutamente improcrastinabile che ciascuno si assuma le proprie responsabilità»

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