Sposi nel nome della solidarietà

Come bomboniere regaleranno agli invitati un recital di poesie e musica. Come «omaggio agli sposi» suggeriscono un contributo per l'acquisto di un pulmino «a uso esclusivo degli ospiti disabili della residenza sanitaria La Fenice-Anni Azzurri di Favaro Veneto», come recita l'invito violetto delle nozze. E proprio nelle sale de La Fenice, dopo il «sì» davanti al vicesindaco Simionato nella sede municipale di Favaro, Andreina e Sandro hanno deciso di festeggiare le nozze il 26 marzo, invitando non solo amici e parenti, ma anche gli ospiti della comunità, i loro familiari, il personale, in una sorta di inno all'amore, alla solidarietà e all'incontro tra persone diverse, all'apertura tra il mondo dei «normali» e quello della «diversità». Un'amicizia quasi trentennale sbocciata in amore un paio di anni fa, quella tra Andreina Mezzacapo Vincitorio (dipendente della Questura di Venezia, già delegata di Municipalità per i problemi dell'handicap) e Sandro Mattiazzi (insegnate, psicologo comportamentale, poeta, animatore di molti appuntamenti letterari). Andreina - due matrimoni e un figlio 34enne affetto da una grave disabilità psichica invalidante - è un concentrato di energia. «Il percorso di vita insieme ad un figlio non autosufficiente non è mai semplice, ci si pone il problema del "dopo di noi"», racconta la sposa, «ma in strutture come La Fenice la vita non è solo sofferenza. Ho pensato che sarebbe stato bello coinvolgere tutti coloro che abitano e lavorano qui, i loro familiari, in una festa come quella del nostro matrimonio, per condividere e far incontrare le persone. Sandro ha subito condiviso questo spirito, come pure quello di sposarci a marzo, un mese per me legato a 2 lutti: la perdita del mio più caro amico e quella di mia madre, che così sentirò accanto a me». Il matrimonio è anche l'occasione per lanciare - con il recital di Sandro - l'attività della fondazione Comitato Eventi La Fenice: raccoglie fondi per il pulmino. (r.d.r.)