Sport, ecco il codice etico niente soldi a chi sgarra

Il Comune di Venezia ha fissato gli indirizzi di un patto con club cittadini. Previste sanzioni fino alla revoca della gestione di impianti e palestre
Foto Agenzia Candussi/ Furlan/ Mestre/ Vivicittà - passaggio per piazza Ferretto
Foto Agenzia Candussi/ Furlan/ Mestre/ Vivicittà - passaggio per piazza Ferretto

MESTRE. Dopo il voucher per far fare sport ai bambini di sei anni, la giunta comunale punta sul Codice etico dello sport e dell’associazionismo sportivo.

Un codice che andrà a fissare i principi fondamentali di lealtà, correttezza ed integrità, attraverso «un’azione di condivisione e accettazione, con le realtà associazionistiche sportive del territorio, siano esse professionistiche o dilettantistiche». E il rispetto delle norme diventerà necessario, si legge nella delibera di giunta approvata su proposta del sindaco Luigi Brugnaro, «per la concessione e gestione degli impianti sportivi comunali, per la concessione d’uso continuativa degli impianti sportivi e palestre comunali, per la gratuità degli impianti e l’assegnazione di eventuali contributi».

Per le nuove concessioni verranno introdotte «verifiche periodiche sul rispetto dei principi contenuti nel Codice», con la previsione, nei casi di inosservanza, di una «gradualità di sanzioni, sino alla revoca della gestione, concessione, delle strutture e degli impianti». Nuove norme, quindi, da rispettare per le associazioni sportive della città che continuano nel frattempo a chiedere spazi per promuovere lo sport in città. E attendono le manutenzioni e i cantieri, messi in agenda dalla giunta.

«Già nelle linee programmatiche di mandato l’amministrazione comunale ha dato ampio risalto alla cultura e all’esperienza sportiva, che rappresentano, sempre di più, uno degli elementi fondamentali per insegnare ai giovani il lavoro di squadra, l’ascolto dei bisogni dell’altro, la capacità di affrontare problemi e prendere le necessarie decisioni per il raggiungimento del risultato», spiega il presidente della Commissione Sport Matteo Senno. Un insieme di regole comportamentali che vanno a disciplinare il mondo sportivo veneziano, ma anche l’organizzazione delle società.

«Un segnale di garanzia», aggiunge il consigliere delegato Paolino D'Anna, «per quanti praticano sport e vogliono avere la certezza che l’associazione sportiva di riferimento agisca nel rispetto di un codice etico. Un ulteriore passo in avanti a promozione dello sport e che sarà importantissimo all’inizio del prossimo anno scolastico quando i genitori dei bambini li iscriveranno alla scuola primaria e si troveranno a dover decidere a quale attività sportiva iscrivere il proprio figlio».

Dal prossimo anno scolastico, da settembre 2018, quindi, diventerà operativo lo “Sport bonus”, progetto da 360 mila euro dell’amministrazione Brugnaro annunciato nei giorni scorsi. Si tratta di un voucher destinato a tutti i genitori dei bambini che compiono 6 anni e andranno in prima elementare, senza differenze di sorta. Non conteranno Isee o redditi, sarà uguale per tutti: 180 euro per iscrivere i ragazzi a una società o associazione sportiva che rientrerà in una anagrafe stilata dal Comune attraverso un bando e che assolva a determinate richieste e comunque che abbia nel proprio “Dna” valori ben precisi. Appunto quelli che vengono fissati nel Codice etico varato dalla amministrazione comunale. L’associazione sportiva incasserà i soldi dal Comune. Un modo per promuovere tra le famiglie la partecipazione dei bambini all’attività sportiva, facendoli provare prima di scegliere quale tipo di attività intraprendere.

Nel solo Comune di Venezia, le associazioni sportive iscritte all’Albo comunale delle associazioni risultano essere ben 801 su un totale di 3.140.

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