Spl, tegola della Corte dei Conti
MOGLIANO. La Corte dei Conti boccia su tutta la linea la gestione dello scandalo Spl: Carola Arena convocata a Venezia. La notizia è trapelata solo ieri: il primo cittadino moglianese lo scorso 26 maggio ha preso parte a un contraddittorio a Venezia alla Sezione Controllo della Corte dei Conti del Veneto. Stando a quanto comunicato dal comune in una nota la magistratura contabile avrebbe «contestato in toto le scelte delle precedenti amministrazioni in merito a Spl e l'operazione di sostegno effettuata negli anni 2012 e 2013». La luce alla fine del tunnel di questa intricata vicenda amministrativa, costata milioni di euro alle casse del comune, sembra ancora lontana. Secondo i magistrati della Corte dei Conti, spiegano in municipio, Spl, società partecipata ormai in liquidazione dal 2010, «non deve essere alimentata da soldi pubblici, considerata, anche, l’assenza di qualsiasi possibilità di recupero della propria operatività». Inoltre, viene contestato l'intero impianto dell’operazione Spl: «gli immobili di proprietà comunale non dovevano e non potevano essere ceduti alla società» recita la nota «quindi anche le somme che ogni anno il comune di Mogliano paga a Spl all’interno del piano, previsto dalla cosiddetta “liquidazione lunga”, non possono essere versate, pena un danno erariale ovvero una spesa impropria di soldi pubblici».
Si attende ora il pronunciamento definitivo: «Per ora» commenta Carola Arena «non resta che congelare qualsiasi forma di finanziamento a Spl. Sono costernata perché in passato la storia era stata presentata come un'occasione per gli immobili di proprietà comunale di essere ristrutturati e dati in uso alla cittadinanza. Scopro, invece, che l'operazione di fatto ha tolto alla nostra comunità sia la proprietà degli immobili che la possibilità di utilizzarli». Si tratta di uno stop molto pesante agli ultimi provvedimenti assunti dalla giunta Azzolini. Ma la vera doccia fredda deve ancora arrivare. I filoni d'indagine infatti sono due. Se da una parte la sezione controllo è incaricata di emettere le linee guida sulla gestione futura di questa enorme patata bollente, dall'altra il magistrato Alberto Mingarelli, vice procuratore, è pronto a far partire a breve le azioni di recupero relative alla vertenza per danno erariale. Le richieste saranno avanzate nei confronti dei precedenti amministratori («non quelli della società» precisa «ma quelli del comune che dovevano vigilare, il sindaco, il segretario, i funzionari»). Trema l'ex sindaco Azzolini? «Niente affatto» risponde «Questa amministrazione che naviga al buio sulla questione profughi, vuole distrarre l'attenzione. Posso semplicemente ricordare, che io ho fatto l'esposto alla Corte dei Conti ed abbiamo deciso noi la liquidazione di una società decotta, voluta dall'amministrazione Bottacin».
Matteo Marcon
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