Spinea, un censimento per salvare gli alberi
SPINEA. Un censimento dirà quali alberi a Spinea meritano tutela, ma soprattutto a segnalare quali sono gli esemplari da proteggere potranno concorrere anche i cittadini. Lo ha deciso il Consiglio comunale, accogliendo una mozione presentata dal Movimento 5 Stelle per attuare in città quanto già previsto da una legge del 2013 che obbliga gli enti locali a censire gli alberi monumentali presenti nel proprio territorio comunale.
A Spinea, un centro cementificato e ormai in debito di verde e dove ogni albero che cade suscita proteste e polemiche, l’approvazione ha fatto esultare promotori della mozione e ambientalisti. La delibera approvata dal Consiglio impegna infatti la giunta a realizzare il censimento delle piante entro il 31 luglio, inserendo in una lista di protezione gli alberi monumentali e coinvolgendo in questa attività proprio i cittadini.
Chiunque potrà infatti segnalare gli alberi da salvare, scaricando e compilando da internet, sul sito del Corpo forestale dello Stato, la scheda apposita. Si potranno segnalare, e quindi chiedere che siano tutelati, tutti gli alberi ad alto fusto, isolati o all’interno di boschi, le piante secolari, rari esempi di maestosità e longevità, per età o dimensioni, o di particolare pregio naturalistico, ma anche quelli che rappresentano un patrimonio comune dal punto di vista storico, culturale o delle tradizioni locali. Potranno essere salvati anche alberi all’interno di centri urbani e nei giardini di ville e residenze private.
La legge stabilisce che chi provocherà danno o abbatterà gli esemplari finiti nella lista, potrà essere sanzionato con multe salatissime, fino a centomila euro, escluse ovviamente le modifiche della chioma e delle radici effettuati per casi motivati e su autorizzazione comunale, previo però sempre il parere vincolante del Corpo forestale dello Stato. Insomma, i privati sono avvisati: accendere le motoseghe potrà costare caro.
Il Comune avrà ancora facoltà di decidere quali esemplari abbattere per necessità urbanistiche, ma per gli esemplari censiti come alberi monumentali servirà l’assenso della Forestale. «Un primo passo per salvare il nostro patrimonio verde ed evitare che accada di nuovo quanto successo ai tigli della scuola Pascoli, dove oggi c’è piazza Santa Bertilla o ai pini marittimi di piazza Marconi», ha subito commentato il capogruppo del M5S, Massimo De Pieri. (f.d.g.)
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