Spinea, topo nelle patatine fritte: solo una multa per la ditta
SPINEA.Croccante e cotto al punto giusto: non era l’ennesimo pezzetto di patatina fritta quella aveva fra le mani. Ma una porzione di topo, purtroppo fritto, con una coda bella lunga rimasta quasi del tutto integra, ritrovato sul fondo del sacchetto di patatine fresche d’acquisto e ingoiate con tanto gusto. Fino a quell’istante terrificante.
Era il 16 maggio dell’anno scorso: protagonista della disavventura una ventenne di Spinea, che stava facendo merenda in compagnia del fidanzato seduta sul divano di casa. Un urlo, poi il malore con tanto di svenimento, seguito da una corsa al pronto soccorso dell’ospedale di Mirano, di fronte al timore di aver contratto qualche infezione, prima di recarsi alla caserma dei carabinieri e presentare una dettagliata denuncia con la consegna del “corpo” del reato: il sacchetto di patatine con i resti sbriciolati del croccante vegetale e il corpicino fritto del roditore.
Sotto inchiesta sono finiti il titolare e la responsabile del controllo di qualità dell’azienda produttrice delle patatine, la Bag Snacks srl, con sede a Galliera Veneta in via Strada degli Alberi 31: si tratta di Italo Gerolimetto, 64 anni residente a Fontaniva in viale dei Borromeo, e di Nicoletta Gagliardi, 40 anni, residente a Cermenate (Como). L’inchiesta, coordinata dal pm padovano Benedetto Roberti, è ormai conclusa e il magistrato ha chiesto a carico dei due l’applicazione di un decreto penale di condanna alla pena di 3.500 euro ciascuno, visto che il reato contestato può essere punito solo con una sanzione pecuniaria.
Tutti i particolari nel giornale in edicola e nell’edizione web in abbonamento
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia