Spinea soffre il Passante, ma i dati non ci sono

Eliminata l’unica centralina nel territorio. Il Comitato: «I residenti devono essere informati»

Ci risiamo. Spinea soffoca e non è certo da sola, ma a differenza degli anni scorsi c’è una centralina di rilevamento degli inquinanti in meno. Proprio quella che il Comune (da solo) si era finanziato e che quest’anno Arpav ha definitivamente dismesso. Il Miranese soffoca e non sa di quanto.

Ci si affida alle centraline più vicine, a Mestre e Marghera, ma l’impressione, visti anche i rilevamenti del recente passato, è che qui, sopra il Passante e con le grandi provinciale intasate di traffico, possa essere anche peggio. Per ora Spinea e Martellago hanno emanato ordinanze antismog che bloccano la circolazione delle auto più inquinanti e fissano un tetto al riscaldamento domestico, ma ovviamente non basta. Nebbia e alta pressione di questi giorni hanno fatto schizzare per diverse ore al giorno le polveri sottili sopra la soglia di allarme dei 100 microgrammi per metro cubo, per cui la qualità dell’aria è considerata pessima. E comunque da lunedì i livelli medi giornalieri sono stabilmente sopra il livello dei 50 microgrammi per metri cubo, per cui l’aria è già considerata scadente. Gli ambientalisti lanciano dunque l’allarme: «Come ogni anno bisogna sperare nella pioggia per poter pensare di avere un’aria che possa essere respirata senza l’angoscia di ammalarsi», afferma Vincenzo Rino Franzin, del comitato Difesa ambiente e territorio (Dat) di Spinea, «le istituzioni, Regione, Città metropolitana e Comune, non hanno messo in campo alcuna iniziativa che sia efficace. L’ordinanza del sindaco non può migliorare la qualità dell’aria nel cielo sopra Spinea, è invece importante che tutti siano informati e consapevoli di quello che respirano tutti i giorni, per evitare di stazionare troppo tempo all’aperto in questi giorni di picco».

Il comitato rilancia dunque almeno la sfida dell’informazione. Ecco il decalogo: «Evitare di rimanere a lungo all’aperto nelle giornate inquinate, consultando spesso i dati in tempo reale nel sito dell’Arpav, ricambiare l’aria nelle stanze solo nelle prime ore della giornata, quando la concentrazione di Pm10 è più bassa, scegliere in bici e a piedi i percorsi a minor traffico per spostarsi in città».

Filippo De Gaspari

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