Va in ospedale, papà di 40 anni muore in pochi giorni. Lutto a Spinea
Mauro Pasqualini si era presentato in ospedale il 18 gennaio per alcuni disturbi, il decesso giovedì 30. Era un volontario della Pro loco e lavorava alla Poligof Mira. Lascia la moglie e un bimbo di tre anni
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Addio a Mauro Pasqualini, quarantenne volontario della Pro loco di Spinea. Viveva nell’area di via Firenze, vicino al parco di Crea. Lascia la moglie Fabiana Risato e il figlio Jacopo di 3 anni.
L’uomo era andato in ospedale per una serie di disturbi il 18 gennaio ma purtroppo le sue condizioni, a causa di una malattia che gli è stata diagnostica, sono precipitate nel giro di pochi giorni: è morto il 30 gennaio all’ospedale di Mestre.
La notizia della sua morte ha sconvolto tutta Spinea e anche i colleghi della Poligof Mira (ex Pansac) di Malcontenta dive lavorava come dipendente.
Commosso il ricordo di Pasqualini da parte del presidente della Pro loco di Spinea, Agostino Scatto: «Ti ricorderemo sorridente, discreto, mai sopra le righe neppure nei momenti più complicati, mai una critica, sempre disponibile a sporcarti le mani a montare, smontare. Un volontario modello, che seppure con un lavoro con turni, quando lo si chiamava era sempre pronto ad impegnare le sue sere durante le nostre manifestazioni. Bastava guardarlo per capire che faceva tutto con soddisfazione, con la profonda volontà di essere utile. Impossibile esprimere con le parole quanto ci mancherai, Mauro».
Mauro Pasqualini mancherà anche alla grande famiglia della Pro loco che lo ricorda quando «con Fabiana e il piccolo Jacopo nel passeggino, si fermavano con tutti i volontari a mangiare un boccone alla fine delle serate della Fiera o di altre manifestazioni. Non perdevano occasione di fare comunità, sempre con il sorriso. Caro Mauro, non lasci un vuoto perché sarai sempre con noi e con noi Fabiana e Jacopo. Un abbraccio a voi tre».
Commosso il saluto sui social anche dell’ex sindaca Martina Vesnaver che l’aveva conosciuto: «Sciocca come la vita possa cambiare repentinamente. Un'altra giovane vita strappata ai suoi cari. Un incredibile epilogo che ci lascia attoniti e confusi da tanta amarezza ancora una volta. Un arrivederci al caro, sempre discreto, occhi profondi che sapevano sorridere più di mille parole, sempre disponibile Mauro. Grata di aver avuto l'opportunità di conoscerlo, mi stringo in un forte abbraccio alla famiglia affinché senta la vicinanza di un'intera comunità e le sia di supporto».
I funerali devono ancora essere fissati.
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