Gregorio morto a 16 anni, il ricordo della sorella e il rombo dei motori degli amici

A Spinea il funerale di Gregorio “Greg” Bertoli, migliaia di persone in chiesa. Il ragazzo aveva sconfitto la leucemia. Dalla famiglia un messaggio alla ragazza che viaggiava con il 16enne: «Da quando c'eri tu, Gregorio aveva una luce diversa»

Marta Artico
Il funerale di Gregorio “Greg” Bertoli (foto Agenzia Pòrcile)
Il funerale di Gregorio “Greg” Bertoli (foto Agenzia Pòrcile)

In migliaia a Spinea al funerale di Gregorio “Greg” Bertoli, il giovane mancato mercoledì sera, 29 gennaio, a soli sedici anni, mentre in sella al suo cinquantino con la sua ragazza, Virginia, la luce che in quest'ultimo periodo aveva cambiato il suo sguardo e illuminato i suoi occhi, rincasava a Spinea dopo avere cenato a casa di lei.

Un mare di affetto ha abbracciato la sorella Giorgia, la mamma Iris e il papà Daniele. Centinaia gli amici, arrivati per l'ultimo saluto.

Gregorio, morto in moto a 16 anni, aveva vinto la leucemia
Gregorio Bertoli, morto a 16 anni

«Gregorio vi chiede che il peso della sua morte che avete ora nel cuore non abbia il sopravvento», ha detto il parroco rivolto alla famiglia, «ma che il suo ricordo vi spinga a capire meglio le sofferenze e le angosce degli altri e ad avere ancora speranza nella vita».

Ha proseguito: "Dove è morto gli amici e le amiche hanno disegnato un cuore con la G di Gregorio e un per sempre: in quel cuore io ci aggiungo un "ciao", quello di chi è sicuro che si rivedrà, che diventa un arrivederci».

A Spinea il corteo degli scooter in memoria di Gregorio Bertoli

La sorella Giorgia dall'altare ha ricordato il suo fratello piccolo, l'amore della sua vita, ripercorrendo il momento in cui, al posto dei giocattoli, sotto l'albero ha scoperto che le sarebbe arrivato un fratellino. Il giorno della sua nascita, il 9 luglio 2008, il più emozionante. E poi il giorno in cui è stato certificato che aveva sconfitto la leucemia, il più bello della sua vita.

Ha poi ringraziato i genitori della ragazza che era con lui quella sera per la vicinanza alla famiglia in un simile momento. E infine un pensiero carico di sentimento e di affetto rivolto a lei che si è salvata, che aveva illuminato i giorni di suo fratello: «Non ho avuto il piacere di conoscerti ma volevamo ringraziarti, perché da quando c'eri tu Gregorio aveva una luce diversa, gli brillavano gli occhi. L'unica cosa che ci rincuora un pochino di quel momento tragico, è che non fosse solo ma sapesse di avere te al suo fianco».

Poi i cinquantini hanno dato gas per salutare l'amico che amava i motori e le moto.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia