Spinea è tutta un cantiere servizi, ciclabile e bosco
SPINEA. Un “Comune distaccato” al Villaggio dei Fiori per incontrare sindaco e assessori senza recarsi in municipio.
Passa anche per questa novità la riqualificazione del quartiere-città di Spinea, che ormai conta oltre seimila abitanti, finito nelle cronache le scorse settimane dopo assalti a bancomat, rapine, inseguimenti e faccia a faccia tra banditi e forze dell’ordine. Il Comune punta così ad aumentare infrastrutture e servizi ai cittadini, come antidoto al degrado, grazie anche allo stanziamento di contributi pubblici e allo scopo di ottenere una gestione più sostenibile del territorio.
Servizi. Proprio nel cuore del Villaggio è ormai pronta e verrà inaugurata a breve, la nuova sede del Cerid, il centro ricreativo diurno, nell’ex scuola Disney completamente ristrutturata. Nello spazio troveranno sede anche gli operatori di strada che seguono i giovani di Spinea e lo spazio sarà a disposizione anche per gli anziani, oltre che offrire la possibilità di fissare appuntamenti con il sindaco e gli assessori. In questo modo i cittadini non dovranno più andare in municipio, ma potranno parlare con il sindaco dei problemi del quartiere in giorni e orari prefissati. Il termine dei lavori è prossimo e in questo modo il Villaggio potrà godere di una struttura centrale e attrezzata per i bisogni del quartiere.
Ciclabile e parchi. Nel dare questo importante annuncio il Comune ha anche fatto il punto dei lavori completati o in via di ultimazione che caratterizzeranno i prossimi mesi. Il 7 maggio è una prima data da segnare in rosso: verrà inaugurata la pista ciclabile che collega il Graspo de Ua al centro città, finanziata con fondi regionali per 500 mila euro, mentre con i finanziamenti ottenuti dal bando statale per le periferie, Spinea otterrà risorse per la riqualificazione del parco di via Bennati e delle strutture con finalità pubbliche presenti al Graspo. Non solo.
Bosco. Attraverso la perequazione urbanistica, Spinea si doterà di un’area di forestazione di 26.253 metri quadrati, non poco per una delle città più densamente popolate e cementificate del Veneto, alle prese con problemi di smog e inquinamento urbano. Su questo fronte il Comune sta seguendo attentamente anche la questione del Passante verde, che vede coinvolti Cav e Regione, per ottenere sul proprio territorio quanto definito nei progetti approvati e negli accordi di programma.
«Riteniamo importante», spiega il sindaco Silvano Checchin, «che le aree boscate possano esserci anche all’interno del tessuto urbano, non solo lungo il tracciato. La presenza di zone con alberi ad alto fusto permette di implementare e migliorare l’efficacia delle barriere fonoassorbenti e di valorizzare il territorio urbano. Dobbiamo superare una visione puramente viabilistica e cominciare a pensare la mobilità in chiave strategica, come un sistema coordinato e complessivo di strade, ciclabili, sottopassi, linee ferroviarie per dare ai cittadini una città sostenibile».
Ora si spera che vengano completate le opere complementari del Passante.
Filippo De Gaspari
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