Spinea, Checchin e Tessari fanno l’en plein

Verso le elezioni. Schieramenti “blindati”. Ma De Pieri e Barbiero cercano di approfittarne

SPINEA. È già campagna elettorale a Spinea, di quella vera: gazebi, primi volantini e manifesti anticipano l’ultimo mese di comizi e contro ogni anticipazione non spuntano altri candidati. Anzi sono i due storici rivali, Silvano Checchin e Claudio Tessari, ad accaparrarsi tutta la posta in palio di civiche, piccoli partiti e correnti.

Anche la quinta lista, che sembrava essere una frangia dissidente del centrodestra, annunciata da Edmondo Piazzi e Giovanni Da Lio, sembra non si debba più fare. L’annuncio ufficiale arriverà a breve, ma è ormai certo che le due colonne portanti delle minoranze abbiano stretto l’accordo per sostenere il candidato (finora unico) del centrodestra, Claudio Tessari. Niente corsa a sé dunque e sfuma anche la possibilità di candidatura per Francesca Da Lio, candidata in pectore della lista Da Lio-Piazzi.

In realtà però non tutti sono d’accordo. La civica 585, che doveva essere una delle anime fondatrici della lista a sostegno di Da Lio, è rimasta spiazzata dal cambio di rotta e probabilmente deciderà di correre da sola: poche le chance, ma l’apparentamento con Tessari, criticato a lungo dal leader della 585 Pietro Curreli, appare davvero difficile.

Anche nel centrosinistra Gianpier Chinellato e l’Udc hanno rinunciato a una corsa centrista in solitaria, decidendo di sostenere già al primo turno Silvano Checchin. Sarà inserito in una delle tre civiche che costituiranno la squadra del sindaco uscente: a fianco del Pd, ci saranno infatti i simboli di tre formazioni che si chiameranno “Vivo Spinea-cittadinanza attiva”, “Impegno e solidarietà” degli assessori Gianpietro Buiatti e Piercarlo Signorelli e la vecchia Spinea con Silvano Checchin, già presente nel 2009 e con la quale correrà proprio l’assessore ai Lavori pubblici Chinellato. Stavolta Checchin e Tessari di fronteggiano con squadre compatte, di quattro liste ciascuno, dove i partiti sono le ammiraglie (Pd da una parte, Forza Italia e Prima il Veneto dall’altra), ma con tanta società civile al seguito.

Per gli altri pretendenti però sono solo specchietti per le allodole: così Massimo De Pieri e il suo Movimento 5 Stelle, ma anche Nicola Barbiero e la sua lista progressista “Buongiorno Spinea”, proveranno a mettere i bastoni tra le ruote ai due rivali storici, convinti che in fondo a presentarsi siano sempre gli stessi schieramenti che hanno governano Spinea per 15 anni. (f.d.g.)

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