Spinea, bollette pazze al cimitero

La denuncia di Tessari: Elios-Veritas ha chiesto il canone delle luci votive per defunti già esumati
Di Filippo De Gaspari
DeMarchi Castelfranco furto di fiori in cimitero
DeMarchi Castelfranco furto di fiori in cimitero

SPINEA. Fatture da pagare per le lampade votive in cimitero, peccato che il caro estinto sia già stato esumato. Il caso a Spinea: a denunciarlo il consigliere Claudio Tessari, che ha raccolto alcune segnalazioni di cittadini che si sono visti recapitare in questi giorni le fatture del canone per le lampade sulle tombe relative al 2014 e al 2015 insieme. A inviarle Elios-Veritas, la società che a Spinea gestisce cimitero e crematorio: nella lettera di accompagnamento Elios-Veritas fa riferimento ad alcuni problemi tecnici sopraggiunti con l’emissione dei bollettini relativi al canone per il 2014, per cui la contabilizzazione coincide, per questa volta, con quella dell’anno in corso. Scadenza per il biennio: 31 dicembre. Fin qui normale, seppur inedita, procedura di riscossione. Ma la sorpresa è un regalo di Natale davvero poco gradito a chi, da più tempo, ha perso un caro, i cui resti mortali sono già stati esumati come previsto dalle concessioni. Nell’unificazione delle due annualità qualcosa è andato storto e i bollettini sono arrivati anche alle famiglie di chi non riposa più in cimitero da oltre un anno e mezzo.

«Il bollettino», spiega Tessari, «è stato inviato anche ai parenti dei defunti i cui resti mortali sono stati esumati o estumulati nei primi mesi del 2014 chiedendo loro il versamento dei canoni relativi a tutto il 2014 e a tutto il 2015, assolutamente non dovuti». Continua Tessari: «Elios-Veritas dovrebbe avere a disposizione una banca dati per consentirle di evitare “figure barbine” come quella di chiedere ai cittadini canoni non dovuti».

Dopo la fusione per incorporazione di Elios Srl in Veritas Spa, il consigliere torna così a coinvolgere di nuovo il Comune e ieri mattina ha presentato un’interrogazione sull’inghippo di questi giorni. «La fusione avrebbe dovuto migliorare il sistema, non peggiorarlo», afferma Tessari, «allora il sindaco spieghi cosa ha impedito di rispettare l’annualità del canone e come sia possibile che siano stati recapitati bollettini a parenti di defunti per i quali la stessa Elios-Veritas ha proceduto all’esumazione».

Il sindaco Silvano Checchin fa sapere che approfondirà la questione: e che comunque eventuali errori saranno sanati.

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