Spinea accoglie i profughi ucraini in piena notte. Tra loro un bimbo di 3 mesi
Una cinquantina di rifugiati sono arrivati in città dal Paese in guerra per il ricongiungimento familiare. Tè caldo e applausi per rincuorarli
SPINEA. Tra applausi, brioches e caffè, Spinea ha accolto calorosamente il ritorno in città del pullman arrivato dall'Ucraina con a bordo i profughi dal paese in guerra. Poco dopo le due del mattino, davanti al municipio di via Roma si sono viste le luci del pullman partito alla volta di Radymno, venticinque chilometri dal confine con la Polonia carico di beni di prima necessità, ed ora tornato per portare in Italia una cinquantina di Ucraini per il ricongiungimento con le famiglie.
Ad attenderli, con il municipio illuminato con i colori della bandiera ucraina, la sindaca Martina Vesnaver e gran parte dell'amministrazione comunale, con la Pro loco che ha organizzato un ristoro con del tè caldo, biscotti e brioche offerte dalla pasticceria L’Infinito.
Un viaggio complicato, non tanto nel raccogliere i profughi (tra loro anche un bambino di appena tre mesi), quanto nel tragitto stesso: all'andata incidenti e lunghe code, al ritorno ad accompagnarli dal confine polacco pioggia e neve.
Tutto dimenticato con la gioia al momento dell'arrivo a Spinea, città che non sarà ovviamente la destinazione definitiva: i profughi raggiungeranno da qui le loro famiglie in tutto il nord. Spinea, intanto, sta già pensando a una possibile nuova missione, con una raccolta fondi per finanziarla. -
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