Spiaggia naturista, si apre uno spiraglio
JESOLO. Naturisti vicini alla meta, si intravede finalmente la concessione della prima vera spiaggia al lido di Jesolo. Nel corso della serata organizzata dall’associazione naturisti a Cervarese in provincia di Padova, Il gruppo ex Anaa, che da anni si batte assieme al Comune di Jesolo per avere una spiaggia naturista ufficiale, ha invitato il sindaco Valerio Zoggia con il consigliere comunale Alessandro Perazzolo, promotore della spiaggia, quindi il deputato di Sel Luigi Laquaniti che sta lavorando per la legge nazionale.
Intanto è stata approvata in la legge regionale e tra oggi e domani arriveranno anche i decreti attuativi. Questo permetterà a Jesolo di tentare la realizzazione del progetto per la prossima estate. «L’associazione ci ha informati di questa novità», ha detto Zoggia con Perazzolo al suo fianco, «quindi dopo le dovute verifiche potremo procedere con il bando per l’assegnazione delle concessioni. Non escludiamo che se riusciremo a muoverci entro metà mese, Jesolo potrà avere una concessione di 3-400 metri nella zona della Pineta per la prossima estate».
L'associazione, che ha sempre avuto uno sbocco sul mare di Jesolo ed Eraclea, ha comunicato il nuovo nome e logo. Non sarà più Anaa, associazione naturisti altoatesini sezione Treviso, collegata al gruppo di Bolzano, ma “TreVenat”, l’abbreviazione di Tre Venezie naturismo. Lo hanno confermato il presidente, Daniele Bertapelle, con il suo vice e braccio destro Maurizio Manfredi. I due pionieri veneti del naturismo che assieme a Perazzolo e l’allora sindaco, Francesco Calzavara, tentarono la prima sperimentazione alla laguna del Mort.
Adesso si prospetta una nuova opportunità, portare il naturismo sui 15 chilometri di litorale jesolano, e non più sull’isola dopo la foce del Piave. In una zona della Pineta potrebbe essere delimitata la spiaggia in cui prendere il sole nudi liberamente, con tanto di assistenza ai bagnanti, servizi igienici e tutte le attrezzature. Una spiaggia propedeutica oltretutto a futuri investimenti dei privati che hanno proposto anche un vicino villaggio con residenze, camping e altri servizi sul modello di centri come quelli della Croazia o la famosa, e trasgressiva, Cap dAgde sulle coste francesi. (g.ca.)
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