Spiaggia di Jesolo, lavori in ritardo

Mancano centomila metri cubi di sabbia per sistemare l’arenile. Ieri incontro in Comune
Come si presenta la spiaggia (foto Vianello)
Come si presenta la spiaggia (foto Vianello)

JESOLO. Continuano le mareggiate, anche nei giorni scorsi il mare ha eroso parte della Pineta. Complessivamente mancano circa 100 mila metri cubi di sabbia e la stagione è ancora a rischio al lido est di Jesolo. La Federconsorzi con il presidente Renato Cattai sta affrontando una corsa contro il tempo per cercare di garantire la spiaggia per la metà di maggio. Per la Pineta sarà difficile. I danni, solo per la sabbia perduta, sono valutati in circa un milione e mezzo di euro. Ieri l’ennesimo incontro tra Cattai, il Comune e il Genio Civile per decidere i prossimi passi da compiere.

Sono infatti ancora in corso i lavori per far riaffiorare i tre pontili da piazza Milano verso est, per i quali la Regione, con il vice governatore Gianluca Forcolin e l’assessore all’ambiente Gian Paolo Bottacin, si sono spesi in prima persona raccogliendo l’appello degli operatori e di Nicola Manente di Forza Jesolo. Questi, esasperati lo scorso anno da mareggiate avvenute addirittura a giugno, hanno invocato un vero intervento di protezione strutturale.

«Il ripascimento sarà ancora fondamentale», spiega Cattai, «per il resto attendiamo i tre pennelli in roccia che saranno fatti riaffiorare dopo piazza Milano, per quest’anno. Uno è già completato. Il prossimo anno saranno realizzati gli altri nella zona del grattacielo Merville. Noi ce la stiamo mettendo tutta per arrivare pronti alla metà di maggio, distribuendo la sabbia laddove manca, spianando le dune e cercando di ripristinare la spiaggia flagellata dalle burrasche. Confidiamo naturalmente sul fatto che non ci siano più mareggiate per quest’anno, e per questo motivo siamo costretti a spingerci avanti con i lavori».

Vianello ha anche denunciato la mancanza di servizi igienici aperti in questi fine settimana di grande affluenza. Il blogger Claudio Vianello, ex consigliere comunale, continua a controllare la spiaggia in questo periodo. «Secondo il mio modesto parere, chi dice che la spiaggia sarà pronta per fine maggio», riflette Vianello, «non conosce la situazione o perlomeno non ci è mai stato a visitarla, se non in alcune zone per farsi vedere, politicamente parlando. La demagogia non ha lungimiranza. La zona della pineta è messa molto male dalla torretta 27 alla zona del Cigno Bianco. In questo tratto la spiaggia in pratica non esiste più».

Quei lavori per non gettare milioni a mare

Incalza anche l’opposizione. La Lega, con Alberto Carli, Fabio Visentin e Venerino Santin, quindi Scelgo Jesolo con Ilenia Buscato, chiedono provocatoriamente dove sia ora Nicola Manente. E lo stesso la civica Jesolo di Daniele Bison che vuole sapere dove sia finito quel famoso “metro” utilizzato da Manente per misurare il dislivello sulla spiaggia. Manente non ha mai raccolto le provocazioni e si è limitato a parlare con gli esponenti della Regione intrattenendo fitti rapporti, sempre presente in spiaggia in occasione dei sopralluoghi, quasi fosse il padrone di casa, o meglio dell’arenile.

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