Spiaggia contesa, consorzi in rivolta

Consorzi in rivolta a Jesolo: sanzioni da 200 euro contro ombrelloni e sdraio dei pendolari
Veduta aerea dall'alto della spiaggia
Veduta aerea dall'alto della spiaggia
JESOLO. Una spiaggia contesa. Da una parte chi si può permettere di spendere 12-16 euro in media per lettini e ombrelloni, e trascorrere una giornata tranquillo e riparato dal caldo torrido, dall'altra chi si porta l'ombrellone da casa e di pagare altri soldi non ne vuole sapere. Avrà vita dura quest'estate il pendolare tipico.Ogni Comune balneare, infatti, si sta dotando di un'ordinanza balneare che, sulla base del Codice della Navigazione, stabilisce cosa si può fare e cosa non si può fare sulla fascia di spiaggia davanti alle concessioni. C'è Jesolo che ha rilanciato il dibattito, sollevando la questione e coinvolgendo le altre spiagge della costa veneziana. Non è solo l'esclusivo Lido di Venezia, con le sue sontuose capanne, a mettere in evidenza queste differenze di «ceto».


Tutte le spiagge stanno diventando sempre più selettive e i consorzi di gestione vogliono fare chiarezza sulla confusione tra pendolari e stanziali che arrivano sull'arenile e devono in qualche modo convivere. Jesolo ha scelto una linea dura, e il presidente della Federconsorzi locale, federazione che riunisce i consorzi di gestione, Renato Cattai è il primo ad affrontare di petto lo spinoso argomento che in questi ultimi giorni ha scatenato più di qualche polemica. «Nessuno vieta di sdraiarsi con l'asciugamani - spiega - solo non vogliamo ombrelloni piantati o lettini e sdraio lungo la fascia di spiaggia davanti alle concessioni, fermo restando che i cinque metri dalla battigia devono essere lasciati liberi per legge, per consentire il passaggio di eventuali mezzi di soccorso nel caso si dovesse verificare qualche emergenza». L'ordinanza balneare di Jesolo vieta di disporre ombrelloni o sdraio e altri oggetti sulla zona di lido compresa nei cinque metri dalla battigia, rifacendosi al Codice della Navigazione, ma anche di collocare ombrelloni dal limite della concessione demaniale, lato mare, e fino alla battigia, così da consentire il transito al commercio ambulante, nonché sulle aree destinate alla sosta dei natanti. E questo è il punto che ha sollevato la bufera, perché questa sarebbe spiaggia libera.


La stessa ordinanza è in vigore anche a Caorle, dove lo scorso anno si sono accese polemiche, e la sanzione arriva fino a 250 euro in caso di «infrazione». A Bibione c'è una certa tolleranza, ma esiste il regolamento per l'uso del Demanio che, sostanzialmente, prevede i medesimi divieti lungo l'arenile di competenza. Finora gli operatori hanno mantenuto una certa elasticità, anche perché lo spazio non manca in questa spiaggia risparmiata dall'erosione. L'ordinanza c'è poi ad Eraclea, dove parte della spiaggia è sul territorio di Jesolo. Anche qui non sono mancate tensioni, ma finora i controlli sono stati solo dei concessionari e si sono risolti solamente con qualche battibecco. A Cavallino Treporti il problema non si pone, per il semplice fatto che l'area libera è molto più estesa e i campeggi non fanno problemi davanti alle loro zone. La Capitaneria di Porto ha competenza su tutta la materia, ma sarà la polizia locale che a Jesolo inizierà a fare controlli serrati lungo la spiaggia sulla base dell'ordinanza del Comune, quella balneare appunto.


E le sanzioni amministrative in media arriveranno a 200 euro per ogni violazione. In zone come

viale Venezia e davanti a piazza Trieste, si affollano i pendolari davanti alla concessione, con ombrelloni e sdraio. Consorzi e albergatori non lo accettano più anche perchè le proteste non mancano tutti i giorni. «I controlli ci saranno - spiega ancora Cattai - e ne abbiamo discusso con il sindaco di Jesolo, Francesco Calzavara che è in linea con le nostre posizioni. Non abbiamo nulla contro i pendolari, che consideriamo una risorsa importante per la città. Non vogliamo vietare alla gente di sdraiarsi con il proprio asciugamano - conclude - ma non è neppure giusto che chi ha pagato per lettini e ombrelloni, si trovi davanti una selva di altrettanti ombrelloni, sdraio e lettini che quasi non lasciano più vedere il mare».

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