Spiagge, stagione al via «A rischio 40 lavoratori»
LIDO. Anche quest’anno gli addetti alle spiagge ex Ciga devono attendere per sapere se, e quando, riprenderanno il lavoro in vista della nuova stagione balneare. Gli stabilimenti Excelsior, Quattro Fontane, Des Bains e Amaranti riapriranno le capanne solo alla volta di giugno, ma come sempre le spiagge vanno preparate, le capanne rimesse in posizione così sistemati i vialetti e altri dettagli. Ieri la Cgil-Filcams ha indetto un’assemblea del personale sia di spiaggia che destinato ai piani dell’albergo Excelsior, e la situazione è completamente differente tra i due settori.
Martedì, infatti, per i quindici addetti ai piani (facchini e cameriere) la situazione è sembrata delinearsi al meglio poiché Iniziative Venete, che gestirà direttamente questo personale, sembra intenzionata a garantire il posto ai 15 addetti già presenti lo scorso anno. Ma per la quarantina di lavoratori delle spiagge al momento non si sa ancora nulla. «Vogliamo capire quali intenzioni avrà Coima e la direzione dell’albergo», afferma dalla Cgil-Filcams, Monica Zambon. «Per questo nei giorni scorsi abbiamo scritto una lettera sia alla proprietà che alla direzione della struttura, ma per ora ancora senza risposte. L’albergo riaprirà il 6 aprile, però in ballo ci sono parecchi posti di lavoro e, non avendo certezze al momento, quelle decine di addetti non sanno ovviamente ancora cosa li potrà attendere, se essere ripresi oppure no, come e quando. Indubbiamente c’è preoccupazione anche da parte del nostro sindacato».
Finora è valso l’accordo siglato nel 2012, e che puntava a garantire il posto di lavoro a questi addetti alle spiagge (bagnini di terra, di mare e altre figure legate al settore) dal momento che sono anche quasi tutti del Lido. «Hanno tutti una grande esperienza e conoscenza di queste spiagge, e se perdessero il posto si creerebbe un grave vuoto occupazionale sull’isola, con tante famiglie che si troverebbero in difficoltà», prosegue la sindacalista della Cgil-Filcams. «Coima finora ci ha dato segnali positivi in termini di occupazione, ma i lavoratori sono logicamente sulle spine passando il tempo e non avendo notizie certe. Cercare di capire in che modo queste spiagge saranno gestite ci sembra doveroso, e rimane comunque in piedi l’opzione della protesta e della richiesta di incontro all'Ufficio provinciale del lavoro».
Simone Bianchi
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia