Spiagge invase dai turisti poi tutti in coda in auto

JESOLO. Domenica di sole, ancora spiagge piene e code verso il mare in tutte le località della costa. La primavera in anticipo sul calendario ha regalato un’altra giornata di relax a tante famiglie del Triveneto che si sono riversate sulla costa veneziana, preferendola alla montagna ancora innevata. A Jesolo, pienone già verso mezzogiorno con pendolari sulla spiaggia a passeggiare prima di pranzo e poi per tutto il pomeriggio fino a sera inoltrata. Tappa obbligata, i chioschi aperti sulla spiaggia che sono sempre molto frequentati in questo periodo dell’anno per bere o mangiare qualcosa e prendere il primo sole, anche se un po' velato. Anche a Caorle, tanta gente in passeggiata per una domenica da incorniciare nel paesino più suggestivo e amato per il suo folclore, così come a Bibione ed Eraclea mare, con le loro spiagge ideali per la camminata in riva al mare. Anche Cavallino Treporti e Sottomarina sono state una meta ambita per il fine settimana soleggiato.

Se la temperatura si alzerà ancora, è chiaro che le spiagge potranno iniziare a far numeri e presenze ben prima del previsto. Ma è Jesolo la città balneare più gettonata, anche perché ha già molti locali aperti e non mancano gli eventi. La mostra dei corpi plastinati “Bodies Revealed” in piazza Brescia ha totalizzato 10 mila presenze, nuovo record della stagione che surclassa i precedenti. Ieri sono arrivati visitatori da tutta Italia per vedere la mostra evento di Jesolo che non è ancora certo se si fermerà anche d'estate. Visti i numeri raggiunti è molto probabile che gli organizzatori del Tropicarium e la Premier di Atlanta (Usa) decidano di mantenere la mostra al lido anche per l’estate, ma per il momento non lo hanno ancora ufficializzato e continuano a richiamare curiosi da tutto lo Stivale per questa mostra che al momento è l’unica in Italia nel suo genere e non ha concorrenti che possano raggiungere gli stessi numeri visto che siano già a centomila presenze con i soli fine settimana di apertura.

Giovanni Cagnassi