«Spiagge e hotel pieni la stagione balneare duri almeno sei mesi»
JESOLO. Spiagge piene e sole con alte temperature, la costa veneziana scopre un’estate anticipata dopo i segnali positivi di Pasqua e Pasquetta anche queste all’insegna del bel tempo. Da anni non si vedeva una primavera così, con un caldo che non è certo normale in questo periodo dell’anno. In spiaggia gli ospiti prendono il sole in costume e il bagno non lo fanno i soliti impavidi tedeschi o austriaci, ma anche i turisti “nostrani”. Adesso anche gli operatori pensano concretamente a una stagione lunga di almeno sei mesi. A suonare la carica è come al solito il presidente di Federalberghi Veneto, Marco Michielli. «Ci avviamo al tutto esaurito», commenta Michielli, «a Bibione ci sono già 40 alberghi aperti cosa mai accaduta in questo periodo dell’anno, quando ne aprivano al massimo una manciata. Chi ha aperto in questo periodo, è quasi al completo. Io credo che questo sia un segnale sul quale riflettere con molta attenzione. Possiamo oggi parlare tranquillamente di una stagione che parta ad aprile e comprenda settembre. Tradotto in percentuali, questo significa poter contare su un 20 per cento di presenze in più nel bilancio di fine stagione».
Sul fronte del traffico, ieri mattina non ci sono state le lunghe code di sabato anche se il flusso è stato molto intenso sia in autostrada sulla A4 verso le uscite di Noventa, San Stino e Latisana, sia lungo le arterie di ingresso alle principali località turistiche, vale a dire le strade per Bibione e Lignano, poi per Caorle e Jesolo. A Jesolo sono anche terminati i lavori alla rotatoria di Ca’ Pirami che aveva creato dei rallentamenti e disagi.
Moltissimi i turisti italiani per il fine settimana che sono arrivati già sabato in mattinata. A Jesolo sono comparsi anche i primi ombrelloni nella parte centrale del litorale, mentre quasi tutti i chioschi sono aperti. La vita notturna e la movida si stanno preparando per il 25 aprile e primo di maggio, quando tutti i locali saranno aperti. Qualche polemica sulla infestazione delle zanzare, Turisti e residenti hanno evidenziato come, con il caldo e la prima afa, siano arrivati anche gli insetti a ronzare nelle città di mare. Forse sarebbe già il caso di partire con la disinfestazione se queste sono le premesse.
Il turismo di questo primo appuntamento quasi estivo si è distribuito anche vero i laghi, dal sempre gettonatissimo. Garda fino al lago di Santa Croce sull’Alpago e verso Tambre. Gite in collina e poi in montagna. A Cortina gli impianti sciistici sono ancora aperti e gli ospiti si dividono tra passeggiate e tintarelle sui rifugi e le piste ancora aperte sul Faloria fino al primo maggio. Comprese le città d’arte e i mercatini, il Veneto si sta rivelando la meta più richiesta confermando l’importanza del turismo come prima industria della Regione.
Giovanni Cagnassi
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