Spiagge divise per la bandiera blu

Il Comune è convinto di riuscire a portare il riconoscimento anche a Sottomarina
Una foto diffusa oggi 10 maggio 2011 in relazione alle 233 spiagge promosse con la Bandiera blu 2011. ANSA / BANDIERE BLU +++NO SALES - EDITORIAL USE ONLY+++
Una foto diffusa oggi 10 maggio 2011 in relazione alle 233 spiagge promosse con la Bandiera blu 2011. ANSA / BANDIERE BLU +++NO SALES - EDITORIAL USE ONLY+++

SOTTOMARINA. Bandiera blu anche per Sottomarina. Le probabilità che quest’ambìto riconoscimento ambientale sia assegnato anche al litorale chioggiotto, nella parte centrale, sono piuttosto alte. Lo rivela, incrociando le dita, l’assessore all’ambiente Silvia Vianello che ha seguito con il responsabile del settore Ecologia Paolo Spagna la lunga istruttoria.

Il responso arriverà per metà febbraio, ma amministratori e operatori sembrano fiduciosi. «La mole di documenti da produrre è immensa», spiega l’assessore, «prima di Natale abbiamo lavorato per giorni per raccogliere tutti i dati sulla qualità dell’acqua, i servizi offerti dagli stabilimenti, gli standard, l’accoglienza, l’informazione. Non si tratta di trasmettere solo qualche dato sulla balneazione, si tratta di raccogliere da operatori, Veritas, Sst, Comune, cooperative di pesca una miriade di statistiche. Ora tutto è stato fatto e siamo molto fiduciosi che la bandiera quest’estate sventoli anche da noi».

Per avere più chance il litorale clodiense è stato diviso in tre fasce. «La parte di Isola Verde», spiega Spagna, «parte svantaggiata per la presenza delle foci di due fiumi. Così abbiamo diviso la costa in tre parte: spiaggia di Isola Verde, spiaggia delle dune (la parte sud di Sottomarina) e spiaggia di Sottomarina (dal Granso Stanco alla diga). Per la parte centrale i parametri sono eccellenti e abbiamo tutte le carte in regola per la bandiera».

Il Comune ora bussa alla porta delle categorie per mantenere il riconoscimento. «È un percorso molto serio», spiega la Vianello, «i commissari verranno a verificare il rispetto degli obblighi che la bandiera comporta. Serviranno investimenti per adeguare ad esempio la cartellonistica, l’accoglienza, per migliorare il decoro urbano. Spese che non può accollarsi solo l’amministrazione». Gli operatori dei campeggi e delle spiagge lanciano l’appello: «Chiediamo che tutte le attività che vivono di turismo anche in modo indotto aprano il portafoglio».

Elisabetta Boscolo Anzoletti

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