Spiagge all’asta nel 2018 «Resistenza a oltranza»

Jesolo. Confturismo con Unionmare contro la decisione della Corte europea Il presidente Michielli: «La peculiarità delle nostre spiagge va riconosciuta»
Di Giovanni Cagnassi

JESOLO. Concessioni demaniali in scadenza, la bocciatura della proroga continua a preoccupare i balneari ieri tutti a Carrara per un convengo sul tema del momento. La costa veneziana, da Bibione e Cavallino, ha partecipato con una nutrita delegazione. Marco Michielli (Confturismo Veneto) lancia un appello, «l'Europa deve tener conto della peculiarità italiane». A sostengo di Unionmare, con 110 imprese associate nella nostra regione, arriva dunque anche Confturismo Veneto, che, dopo la bocciatura da parte dell'avvocatura generale della Corte di Giustizia europea delle proroghe automatiche fino al 2020 per le concessioni demaniali invita a resistere a oltranza.

«Se è vero che il nostro Paese all'epoca della discussione sulla legge a Bruxelles non ha reagito a dovere, oggi l'Europa non può non tener conto degli stabilimenti italiani che hanno una storia e caratteristiche completamente diverse rispetto a quelli degli altri Stati membri. L'Europa non può non considerare che questa legge, neutrale per i Paesi del Nord quasi privi di spiagge, diventa micidiale se applicata a quelli del Sud Europa, dove le spiagge abbondano», spiega il presidente di Confturismo Veneto Marco Michielli. «In particolare sulla costa veneta, sono presenti stabilimenti attrezzati, vere e proprie imprese che forniscono servizi di ogni genere, spesso di alto livello, frutto di investimenti effettuati nel corso di diversi anni, nella maggior parte dei casi di decenni, imprese che hanno costantemente aggiornato l'offerta mettendo sul piatto idee, quattrini ed energie».

Il presidente di Unionmare, Leonardo Ranieri, da poco anche vicepresidente nazionale del sindacato Balneari, è stato a Marina di Carrara per un convegno sulle concessioni demaniali con il ministro per gli Affari Regionali Enrico Costa. «Così come ha fatto la Spagna, anche l'Italia dovrebbe stabilire il principio di autodeterminazione dandosi, nel rispetto dell'Europa, regole proprie», dice Ranieri. «È indispensabile che il Governo italiano faccia una norma chiara, come ribadiamo da tempo, per riconoscere il valore delle imprese che sono nate e cresciute grazie all'impegno degli operatori. Chiediamo che venga riconosciuto un periodo di ammortamento per gli investimenti sostenuti in questi anni. Abbiamo contribuito notevolmente a tenere in piedi il turismo balneare del Veneto».

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