«Spero che finalmente venga fatta luce»

Sopralluogo del sindaco Orazio: un crimine terribile che ha colpito e offeso tutta la comunità

CAVALLINO. «Ci fa male l’ipotesi che Cavallino-Treporti possa essere stato teatro di un delitto così efferato». Il sindaco Claudio Orazio ha voluto esprimere ieri la sua vicinanza alle famiglie e un personale dispiacere per la lunghezza della vicenda che vede ancora irrisolto il giallo che circonda la scomparsa dal litoralae di Cavallino di Paola Costantini e Rosalia Molin nel lontano 27 ottobre del 1991.

Il primo cittadino è venuto ieri nel primo pomeriggio a fare un sopralluogo all’accesso a mare del camping Boschetto da dove si accede all’area monitorata dagli inquirenti. «Abito a 200 metri da qui», ha confidato il sindaco, «ed era il minimo che venissi di persona a valutare quello che sta accadendo. Purtroppo in tutti questi anni l’indagine che ruota attorno a questa misteriosa scomparsa nel nostro territorio non si è ancora conclusa, nonostante le numerose ipotesi che si dipanano da Ricevitoria di Treporti, lasciando comunque nell’incertezza e nella disperazione i famigliari, e sarebbe bene che questa storia avesse la parola fine e fosse fatta luce su quello che è veramente successo il giorno della scomparsa».

«Rappresentare il Comune che è stato teatro di un eventuale crimine così efferato», ha dichiarato il primo cittadino, «fa male a tutti noi. In secondo luogo bisognerebbe comunque interrogarsi sul perché in tutti questi anni la giustizia non abbia ancora fatto il suo corso e non siano state fatte tutte le indagini possibili per chiudere questa vicenda».

«Sarà difficile che trovino qualcosa di significativo», commenta piuttosto pessimista Giuseppe Enzo, che abita al civico immediatamente confinante con il campeggio militare, «in tutti questi anni alla base militare hanno cambiato più volte posizione degli edifici, anche nello stesso anno e questo potrebbe aver confuso irrimediabilmente le tracce». (f.ma.)

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia