«Speriamo che venga presto trovato il corpo»

L’appello dei genitori del giovane cuoco disperso nel Livenza. Anche ieri ricerche per tutto il giorno

SAN STINO. Nulla di fatto ancora nelle ricerche della salma di Riccardo Costa, il cuoco di 29 anni di Meolo affogato sul Livenza nella località di Biverone. Le ricerche sono state interrotte ieri sera alle 19, e riprendono in mattinata. Coinvolta anche la capitaneria di Porto di Caorle, perché non è escluso che nel frattempo il corpo senza vita di Riccardo possa finire sulla foce. Ormai si dà per scontato che il ragazzo abbia perduto la vita. I carabinieri stanno ricostruendo le ultime drammatiche ore del giovane di Meolo. Infatti i suoi due amici, entrambi residenti a San Stino e come lui cuochi, sono stati accompagnati ieri sul luogo della disgrazia. Hanno confermato quanto detto il giorno prima. I militari dell’Arma non hanno trovato alcuna anomalia nei loro racconti. I tre amici per la pelle hanno frequentato l’istituto Cornaro di Jesolo.

Ogni tanto si ritrovavano per trascorrere ore liete in compagnia. Domenica era il giorno libero. Hanno fatto un pic nic a Biverone, poi sono saliti sulla piccola imbarcazione ormeggiata sulla sponda destra del fiume. All'improvviso la tragedia. I ragazzi si sono accorti che sulla barca Riccardo stava sprofondando. In mutande si sono calati nell'acqua, hanno tentato di afferrarlo, ma è mancata la presa. E' stato inghiottito dal fiume sotto i loro occhi.

Intanto a Meolo si vivono ore di angoscia. «Speriamo che almeno venga ritrovato il corpo». Poche parole, prima di rinchiudersi nel loro inconsolabile dolore. In via Sostegno Basso a Meolo, la famiglia Costa. Papà Giovanni, mamma Patrizia e il fratello Stefano sono molto conosciuti. Quella dei Costa è una famiglia unita, sempre presente alle iniziative della loro borgata e attiva nella vita sociale del paese. Riccardo, che compirà trent’anni tra qualche mese, è descritto dagli amici come un ragazzo bravo e generoso. Dopo il diploma all’istituto alberghiero Cornaro, ha intrapreso la professione di cuoco che lo ha portato a girare molto, anche all’estero, tra Londra e Parigi. Ha lavorato all’Hotel Splendid Suisse di Venezia, un quattro stelle vicino San Marco. «Non ci sono parole per descrivere quanto è accaduto. Conosco i genitori di Riccardo. Sono una bravissima famiglia», ha commentato il sindaco Loretta Aliprandi, esprimendo insieme al vicesindaco Moira De Luigi la vicinanza di tutta la comunità meolese. E in tanti ricordano come la famiglia Costa in passato sia stata già colpita da gravi lutti. (r.p. e g. mon.)

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