Speranzon (Fdi), Semenzato (Coraggio Italia) e Andreuzza (Lega) gli eletti sicuri a Venezia

Sono i candidati del centrodestra nei collegi uninominali. In Regione al posto di Speranzon andrà Lucas Pavanetto  

Francesco Furlan e Giovanni Cagnassi
Martina Semenzato (Coraggio Italia - Noi Moderati)
Martina Semenzato (Coraggio Italia - Noi Moderati)

Notte d’attesa nelle sedi dei partiti veneziani. Con Fratelli d’Italia che supera la Lega. E Coraggio Italia che, dai primi dati, sembra non sfondare. Gli eletti sicuri sono i candidati del centrodestra nei collegi uninominali.

Raffaele Speranzon, attuale consigliere regionale di Fratelli d’Italia, che nel collegio uninominale Veneto 1 per il Senato aveva come sfidante diretto Michele Mognato. Speranzon, già consigliere comunale e presidente dell’Ater, 51 anni, è l’uomo di riferimento di Giorgia Meloni per il Veneziano e il Veneto.

Sempre rimanendo al Senato dovrebbe essere certa, per il Pd, l’elezione di Andrea Martella, segretario regionale del partito, classe 1968, in passato è stato anche sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.

Per ciò che riguarda invece i nuovi parlamentari alla Camera, le sfide nei collegi uninominali vedono in vantaggio il centrodestra, aprendo la porta all’elezione di Martina Semenzato (Coraggio Italia) e Giorgia Andreuzza (Lega). Per Martina Semenzato, originaria di Spinea e residente a Venezia, si tratta di una prima volta. Quarantanove anni, è stata anche la prima presidente donna della sezione Vetro di Confindustria. È stata anche presidente della scuola del vetro Abate Zanetti e della vetreria Salviati, dirigente fino al 2020 della Reyer ed ex consigliera della Scuola grande della Misericordia. La sua candidatura è stata fortemente voluta da Brugnaro che la stima e si fida molto di lei. La sfidante diretta di Semenzato era, per la coalizione di centrosinistra, Maria Teresa Menotto, del Pd veneziano.

Giorgia Andreuzza (Lega)
Giorgia Andreuzza (Lega)

Ha invece già una discreta esperienza a Roma la leghista del Veneto orientale, Giorgia Andreuzza. Quartiere generale a Noventa di Piave, 48 anni, architetto, era già stata eletta nel 2018. Nella sfida tutta interna alla Lega per guadagnare una candidatura sicura - la riduzione del numero di parlamentari ha causato molti mal di pancia - era riuscita ad avere la meglio, in un collegio uninominale per la Camera piuttosto blindato.

Tra basso Piave e litorale veneziano tra i primi a commentare c’è Giuliano Fogliani, capogruppo della Lega in Consiglio comunale a San Donà. Il risultato di FdI a discapito della Lega non lo preoccupa: "Ha vinto una coalizione, una squadra che va dalla Lega a FdI e FI fino a Brugnaro e Coraggio Italia, bene dunque un centrodestra unito". Brinda il sindaco di Jesolo, Christofer De Zotti che è uomo di FdI, vincente contro la Lega alle amministrative e che vede il suo braccio destro Lucas Pavanetto prendere il volo verso la Regione, pur restando in Consiglio a Jesolo come presidente, grazie alla elezione di Raffaele Speranzon, che deve quindi lasciare lo scranno di Palazzo Ferro Fini.

"I detrattori criticavano Jesolo perché si sarebbe isolata con la mia vittoria", dice il sindaco che governa con un sostanziale monoblocco, " e invece si attesta un asse con la Regione grazie all'approdo di Lucas, quindi il Parlamento e la sua maggioranza". E proprio a Jesolo FdI ha raggiunto vette inarrivabili, attorno al 40 per cento.

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