“Spending review, Venezia la più tartassata d’Italia
VENEZIA. I tagli colpiscono qui più che altrove. Secondo un’indagine del “Sole 24 ore”, infatti, Venezia è in cima alla lista dei Comuni dove la “revisione di spesa” effettuata dal governo ha colpito più di tutti. Nel nostro Comune, infatti, i tagli ai fondi comunali ammontano a 96,2 euro per abitante. Si tratta degli effetti della conversione al Senato del decreto “sblocca debiti”. Al momento del passaggio a Palazzo Madama, infatti, sono stati aggiunti dei correttivi che hanno portato a distribuire sacrifici per 2,25 miliardi di euro a fronte dei 500 milioni dell’anno scorso. In pratica la vera “stretta” sarà quest’anno, con tagli cinque volte superiori a quelli dell’anno scorso.
Calcolando i “consumi intermedi” dell’amministrazione, la sforbiciata è di 26 milioni di euro. I cosiddetti consumi intermedi sono i valori di beni e servizi prodotti e consumati, escluso il capitale fisso, il cui uso viene presentato a bilancio come ammortamento.
Per Venezia il consumo intermedio, cioè questa produzione di beni e servizi, nel 2011 era stato pari a 287,6 milioni di euro. La media tra 2010 e 2012 ha visto un innalzamento fino a 310,3 milioni di euro. Di qui la scure del governo.
Una scure che è stata ulteriormente aggravata dai correttivi decisi in sede di conversione del decreto.
Se infatti con le vecchie regole il taglio sarebbe stato di 24 milioni di euro, con le nuove regole “corrette” si arriva a 26 milioni di euro, con differenza percentuale del 5,7 per cento.
Un taglio pro capite di 96,2 euro che porta Venezia in cima alla classifica nazionale dei Comuni più bistrattati dal governo.
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