Santa Maria di Sala, arretrati Speedline: arrivano i soldi
Santa Maria di Sala, è stata saldata la cassa integrazione da ottobre a gennaio ai 200 operai. Albanese (Fim Cisl): «Tanti i sacrifici da parte delle famiglie»

Alla Speedline di Santa Maria di Sala sono arrivati gli arretrati dei mesi di cassa integrazione, dallo scorso ottobre a gennaio, nei conti correnti degli oltre duecento operai. Ora i sindacati e i rappresentanti dei lavoratori chiedono al più presto che venga illustrato dal commissario il piano industriale dell’azienda, che è in amministrazione straordinaria. Si sarebbero già fatte avanti alcune proposte a livello industriale di interessamento all’acquisto del sito.
L’incontro con il sindacato
A spiegare le novità e i prossimi passi che attendono i lavoratori del sito di Santa Maria di Sala è Michele Valentini, segretario per la Fiom Cgil. «Finalmente, dopo la sigla dell’accordo sono arrivati gli arretrati della cassa integrazione dell’Inps agli oltre 200 operai. Erano soldi che le famiglie attendevano con impazienza», spiega il segretario Fiom Cgil Valentini, «ora si tratterà di predisporre da parte dei commissari e in particolar modo da parte del commissario Castro un piano industriale di rilancio, in grado di far ripartire l’attività. Sappiamo, inoltre, che sono arrivate anche diverse proposte sul piano industriale di interessamento all’attività. Speriamo possano andare a buon fine con l’acquisto da parte della società».
Intanto, i lavoratori e le loro famiglie potranno avere un reddito con gli strumenti del welfare.
Prossima tappa: tredicesime e tfr
Esprime soddisfazione anche Giampaolo Albanese, coordinatore e delegato Fim Cisl nello stabilimento metalmeccanico di Santa Maria di Sala.
«Per tanti mesi», spiega il coordinatore e delegato Fim Cisl Albanese, «le famiglie hanno dovuto fare tanti sacrifici, a corto di reddito come si trovavano. Ora, sono arrivati i pagamenti dei mesi arretrati della cassa integrazione. Il prossimo passo, con gli avvocati sarà insinuarsi fra i creditori, nei confronti di Speedline, per le tredicesime e quattordicesime mai ricevute e per i Tfr. Ovviamente, sarà Speedline che dovrà pagare che poi li chiederà a Ronal o al fondo Callista, che ha gestito l’azienda fino allo scorso 18 ottobre data in cui è partita l’amministrazione straordinaria».
La cassa integrazione a questo punto va avanti fino al prossimo ottobre. «Si tratta di uno strumento che è rinnovabile», afferma Albanese, «Certo, speriamo che la vicenda possa risolversi, con l’acquisto da parte di una altra società, entro un anno o due al massimo. Intanto, per la fine di marzo, attendiamo da parte del commissario la presentazione del piano industriale di rilancio». —
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