Speedline, Ronal decisa a lasciare. Le ipotesi al vaglio: cessione parziale o vendita
Concluso martedì il vertice tra la multinazionale e i sindacati, stilato un piano per i prossimi mesi che dovrà avere l’ok di Mise e Regione. L’incognita del nuovo soggetto per Tabina
SANTA MARIA DI SALA. L’ipotesi di cessione di tutta o di parte di Speedline di Santa Maria di Sala si sta facendo sempre più concreta. In questi giorni i consulenti della casa madre Ronal hanno fatto sapere a Fim Cisl e Fiom Cgil della volontà di vendere tutta o una parte della fabbrica di cerchi in lega di Tabina, magari cercando un nuovo investitore. Insomma, si sarebbe a una svolta, anche se i tempi non sono ancora stati definiti. Nel corso delle tre riunioni di questi ultimi giorni sono stati altrettanti i punti su cui azienda e rappresentanti dei 605 dipendenti si sono impegnate a lavorare. C’è da capire cosa Ronal metta a disposizione del possibile acquirente, a partire dai marchi e dai tipi di produzione che rimarrebbero a Tabina. Non solo, vanno definiti con dei consulenti esterni la ricerca e l’analisi di un possibile compratore e, per finire, va garantita la stabilità occupazionale di tutto il personale, compresi i lavoratori in somministrazione, anche nel periodo in cui si sta cercando un nuovo investitore.
Le parti hanno messo nero su bianco un testo con tutti gli impegni da soddisfare, le garanzie e il percorso tra intraprendere nei mesi futuri. Quanto sarà definito tra le parti dovrà essere prima sottoscritto dai soggetti interessati e poi ratificato con il Ministero dello Sviluppo economico e la Regione. Questo servirà non solo a chiarire i tempi per attuare il piano ma anche definire gli strumenti di sostegno al processo degli impegni presi. Mercoledì Cisl e Cgil vedranno i dipendenti in assemblea per aggiornarli sulle novità emerse in questi giorni. Al momento le sigle sindacali si dicono soddisfatte anche perché i faccia a faccia di questi giorni sono considerati fondamentali per chiarire quale sarà il ruolo di Ronal nella Speedline che verrà e perché si è riusciti a far assumere alla proprietà degli impegni chiari e certi davanti alle istituzioni.
Ovvio che resta da capire chi potrà investire su Speedline. Anche perché nessuno verrà a Santa Maria di Sala a fare solo cerchi in lega e certamente proverà a fare anche dell’altro. Infatti una delle ipotesi è quella di convertire una parte dello stabilimento, sempre puntando sul settore dell’automotive. In questo modo si salverebbero anche i posti di lavoro che potrebbero avere un nuovo sbocco professionale, seguendo altro. Ma questo è uno dei temi di discussione, anche perché non si sa ancora chi verrà e cosa porterà in dote. La sensazione è che Ronal stia parlando con qualcuno e stia lavorando per trovare un nuovo partner con cui collaborare. Se, invece dovesse decidere di lasciare il 100 per cento delle quote di Speedline, di certo sarebbe una svolta molto importante perché sinora la possibilità di vendere non era stata mai presa in considerazione, anche per non trovarsi sul mercato un altro concorrente, in questo caso molto forte. Nel sito di Santa Maria di Sala si lavora per grossi marchi e si tratta di uno stabilimento specializzato. Ora le carte in tavola sono cambiate e una Speedline non tutta di Ronal è più di una eventualità.
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