Spedizione punitiva contro il bar bengalesi
MESTRE. Tutto è iniziato quando un gruppo di ragazzi italiani hanno cominciato a fare battute su delle donne bengalesi, lanciando contro di loro dei confetti. L’episodio sarebbe avvenuto davanti a un bar di piazzale Candiani. Parole pesanti con riferimenti al colore della pelle e alle fisionomie, tanto che i bengalesi hanno deciso di vendicarsi.
Da qui l’aggressione, mercoledì sera, ai ragazzini nell’area verde di via Antonio da Mestre. Minorenni che sostengono di non essere stati loro ad aver insultato e lanciato i confetti contro le donne bengalesi. Gli stessi ragazzini dicono che gli aggressori erano maggiorenni e tra loro c’erano anche delle donne. Oltre ad un uomo alto un metro e ottanta che sembrava essere il capo.
Solo mercoledì in tarda serata gli agenti delle volanti intervenuti in via Antonio da Mestre, dove era avvenuta l’aggressione, hanno capito come sono andate le cose. Ad avere la peggio sono stati due ragazzini di 15 anni che gli amici sostengono non c'entrare nulla che, una volta circondati dai bengalesi armati di catene, prima li hanno strattonati e poi sono stati colpiti.
In particolare uno è stato buttato a terra e qui colpito con pugni e calci. Un colpo di catena gli avrebbe sfiorato un occhio. Gli stessi amici dicono che una donna bengalese avrebbe strattonato una ragazzina che era in compagnia dei giovani picchiati.
La polizia collega poi a questo episodio quanto avvenuto un’ora e mezza dopo davanti al bar Al Girasole di via Aleardi. Qui, un gruppo di sei giovani, tra italiani e dell’Est Europa, ha aggredito quattro bengalesi. Gli aggrediti hanno evitato il peggio, cercando rifugio nel bar e questo li ha salvati.
Quando sul posto sono arrivati i poliziotti delle volanti degli aggressori nessuna traccia. Essendo gli stessi agenti intervenuti in via Antonio da Mestre, i poliziotti hanno cercato di capire se c’era un collegamento con quanto successo a due passi da Piazzale Candiani.
Stando a quanto hanno appurato, i bengalesi aggrediti non avevano nessun collegamento con quelli che avevano organizzato la spedizione punitiva contro i 15enni. Ma secondo la polizia qualcuno ha voluto vendicare l’aggressione, magari senza che gli aggrediti di via Antonio da Mestre sapessero qualche cosa di questa vendetta.
Gli investigatori sono convinti che a provocare i bengalesi siano dei ragazzi legati a delle baby gang. Comunque sia ora gli investigatori controlleranno delle telecamere di videosorveglianza che ci sono in zona. I genitori dei ragazzi picchiati nelle prossime ore sporgeranno denuncia contro i bengalesi. Naturalmente per il momento contro ignoti. Infatti, per ora, la polizia non ha identificato i protagonisti del pestaggio.
Il clima in città sembra tornare a qualche anno fa quando gruppi di ragazzini a Marghera e poi a Mestre, avevano iniziato a prendere di mira i bengalesi. Prima nei loro negozi e poi in strada. La Squadra Mobile di Venezia ha impiegato più di un anno, dal 2015 alla fine del 2016, per avere ragione di questi gruppi che complessivamente coinvolgevano una sessantina di ragazzi.
Diversi di loro erano stati sottoposti a misure cautelari anche se minorenni. I primi ad essere condannati hanno iniziato ad uscire e purtroppo hanno continuato a commettere reati, Già tre sono stati arrestati all’inizio di quest’anno. Altri sono stati denunciati per reati vari. Si tratta di ragazzini che già all’epoca avevano mostrato la loro stoffa a delinquere. —
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