Ferito a una mano a Marghera: «Mi hanno sparato», ma il 118 lo smentisce

Un uomo di origini tunisine è stato colpito in piazzale Giovannacci, poco prima delle 13 di mercoledì 22 gennaio. Ferito alla mano, è stato soccorso dai carabinieri.

Giacomo Costa

Lo hanno visto barcollare a margine della grande rotonda che è piazzale Giovannacci, a Marghera, una mano sanguinante e lo sguardo allarmato, subito si sono fermati per soccorrerlo, ma anche per capire cosa fosse successo. E ancora non è chiaro, esattamente, quale sia stata la dinamica dell’episodio.

Mercoledì mattina, intorno alle 13, un uomo di origini tunisine è stato intercettato da una pattuglia dei carabinieri con una vistosa ferita alla mano. I militari hanno chiamato i sanitari per medicarlo, ma hanno anche chiesto allo straniero cosa fosse successo. Lui, 30 anni, volto noto alle forze dell’ordine perché già carico di precedenti penali, si è mostrato piuttosto reticente nello spiegare cosa gli fosse successo: ha detto che alcuni uomini gli avrebbero sparato con una pistola a piombini mentre gli sfilavano affianco in auto, senza fermarsi. Nessuna motivazione per l’agguato, almeno secondo il ferito.

Sempre i militari dell’Arma, poi, hanno raccolto l’opinione dei sanitari che hanno medicato il 30enne: nessun foro d’uscita, nessun piombino, per loro la ferita sarebbe stata causata da un punteruolo. Lo straniero, allora, è stato accompagnato a un centro per il rimpatrio, come da ordine del questore.

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