Sparò alla moglie in bagno Maculan torna in libertà
CINTO CAOMAGGIORE. Antenore Maculan, l’ottantenne che il 19 febbraio 2015 tentò di uccidere la moglie, Giuliana Barolo, 74 anni, sparandole un colpo di fucile in bagno all’altezza di una coscia, è stato dichiarato dal tribunale di Pordenone “incapace di stare a giudizio”e vista la sua “non pericolosità sociale” è stato rimesso in libertà.
Questa la decisione presa ieri dal giudice nei confronti dell’anziano che per l’età avanzata, era ospite nella casa di accoglienza “Oasi 2” in regime di custodia cautelare con l’obbligo di non varcare il confine con il Veneto in modo da non potersi avvicinare alla parte offesa, ovvero la moglie che ha dovuto affrontare un vero e proprio calvario medico, sottoponendosi a svariati interventi chirurgici dopo la grave ferita inferta dal colpo di fucile sparato dal marito.
La procura di Pordenone ha dunque sospeso il processo nei confronti di Antenore Maculan ma ha comunque imposto una verifica della condizioni dell’80enne ogni sei mesi.
Si conclude così, almeno per ora, una vicenda che ha molto colpito l’opinione pubblica. Maculan infatti non ha mai saputo spiegare il movente che l’ha spinto a compiere il folle gesto.
Cos'ha spinto un uomo definito tranquillo e irreprensibile a imbracciare l'arma e a fare fuoco contro la donna della sua vita? I motivi sfuggono anche agli stessi inquirenti, poiché Maculan non ha saputo fornire una spiegazione convincente. Il suo racconto, dopo l’episodio, è infatti apparso a tratti confuso. I carabinieri ritenevano che, dopo una banale discussione, Maculan abbia perso la ragione, facendo fuoco in bagno contro la moglie.
I vicini di casa che si trovavano lì a fianco, in una villetta non hanno sentito nulla, né lo sparo, né le urla. Poi hanno visto arrivare l'ambulanza e i carabinieri. Poco dopo è atterrato anche l'elicottero di Treviso Emergenza. A chiamarli era stato lo stesso Maculan.
L'uomo, subito dopo aver sparato alla moglie, aveva mantenuto una serenità glaciale, primo componendo il numero 118 per chimare i soccorsi e poi telefonando ai carabinieri. L’anziano era apparso sempre lucidissimo anche nei primi interrogatori.
Era stato proprio Maculan a spiegare quanto accaduto ai carabinieri, mentre sul posto arrivava anche il figlio Diego, residente a Portogruaro (l'altro figlio Daniele vive nelle Marche). «Volevo farla fuori» aveva riferito ripetutamente ai militari. Senza, però, spiegarne i motivi.
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