Sparito da una settimana, era morto in casa

MESTRE. Da una settimana non lo vedevano e da qualche giorno i vicini avevano notato una luce sempre accesa all'interno della sua abitazione di via Altobello al civico 43. Ieri, gli stessi vicini, hanno sentito un forte odore e hanno chiamato la polizia. All'interno dell'appartamento Mario Capotto, pensionato di 69 anni, è stato trovato cadavere e in avanzato stato di decomposizione. Per il medico legale si tratta di morte naturale.

Erano da poco passate le 16 quando al centralino della Questura è arrivata la chiamata di un vicino di Capotto. Si era allarmato nel sentire un forte odore sgradevole provenire dall'appartamento dell'uomo. Un odore insopportabile. All'operatore della centrale ha pure spiegato che non vedeva l'anziano oramai da una settimana. E poi quella luce accesa di giorno e di notte. Quando i poliziotti sono arrivati sul posto non hanno avuto molti dubbi su cosa poteva essere successo all'interno di quelle quattro mura e hanno chiamato i vigili del fuoco. Sono stati quest'ultimi ad aprire la porta e ad entrare con gli autorespiratori nell'appartamento che si trova al piano terra.

Hanno guardato ovunque e alla fine, nella stanza da letto, è stato trovato il cadavere di Capotto. Era riverso a terra ai piedi del letto. Era in avanzato stato di decomposizione, indossava pantaloni e maglione. L'abitazione era in ordine e non c'erano segni che potessero far pensare a collutazioni o aggressioni. Sono stati chiamati gli agenti della polizia scientifica, che hanno eseguito i rilievi, e il medico legale: stando agli accertamenti di quest'ultimo la morte sarebbe dovuta a cause naturali. L'anziano non era sposato, viveva da solo e soffriva di diverse patologie. Avvistato il magistrato di turno, questi ha dato il nulla osta per la rimozione del cadavere. Oggi, dopo le relazioni di polizia e medico legale, deciderà se far eseguire l'autopsia.