Sparite decine di biciclette davanti alla chiesa: "Nessuna misericordia"
CHIRIGNAGO. “Rubano biciclette a iosa, assicurarsi di legarla bene e tenere gli occhi aperti, se ne prendiamo uno non ci sarà misericordia”. A spiegarlo senza mezzi termini è un cartello che si trova appeso alla bacheca davanti alla chiesa di San Giorgio, l’edificio sacro che si trova lungo la trafficata via Miranese, la strada che collega Mestre a Mirano. Ad appendere il cartello, dal tono minaccioso, nei giorni scorsi sono stati alcuni parrocchiani, con l’esplicita benedizione del loro prete, don Roberto Trevisiol. «Siamo davvero esasperati», spiegano in parrocchia. «Sono sparite decine di biciclette nelle ultime settimane. Molti ragazzi e anziani che vengono ad assistere alle funzioni religiose e al catechismo si trovano praticamente appiedati da questi delinquenti. Alcune donne anziane hanno trovato solo la ruota della bicicletta e il telaio era stato rubato».
I furti non hanno risparmiato nemmeno il parroco Don Roberto. «A lui», spiegano in parrocchia, «hanno rubato tre biciclette nelle ultime settimane. Ora è la quarta che compra. Ma nella stessa situazione ci sono anche tante altre persone».
Qualcuno però leggendo il cartello davanti alla chiesa, qualche domanda se l’è fatta: cosa significa “per i ladri non ci sarà misericordia”? I ladri saranno picchiati? A spiegarlo fugando i dubbi sono gli stessi parrocchiani. «Nessuna violenza, per carità. Significa semplicemente che queste persone non saranno perdonate, almeno civilmente. Stavolta il parroco e i fedeli non chiuderanno un occhio. Questi ladri saranno denunciati alle forze dell’ordine cioè polizia e carabinieri e dovranno rispondere davanti alla legge delle loro azioni».
Qualcosa intanto è già stato fatto. «Per un furto di biciclette», spiegano alla parrocchia di San Giorgio, «stanno lavorando i carabinieri grazie a videocamere che hanno ripreso i ladri da un vicino istituto di credito. Certo è che andare avanti in questo modo proprio non se ne può più».
E da chi frequenta la chiesa di San Giorgio e il vicino cimitero arriva un appello. «Sarebbe opportuno collocare», spiega per i fedeli Guerrino Manente, «telecamere anche a ridosso delle rastrelliere della chiesa. In questo modo segnalando un’area videosorvegliata forse i ladri ci penserebbero due volte prima di agire».
Non manca chi chiede che ci siano più controlli da parte di vigili urbani e forze dell’ordine durante il giorno. Questi furti di biciclette infatti avvengono per lo più alla luce del sole e molte persone si chiedono anche come mai non siano fioccate finora denunce e testimonianze. «Questa è una zona», ammette qualcuno, «in cui c’è una forte presenza di immigrati. Il tessuto sociale è molto cambiato nel corso degli anni e purtroppo esiste chi, pur rendendosi conto di assistere ad un reato, per il quieto vivere si gira dall’altra parte».
La paura dei furti di biciclette infine ha fatto credere ad altri che don Roberto abbia spostato alcune messe settimanali nella cappella del cimitero per questo motivo: «Nulla di tutto ciò», smentiscono in parrocchia, «la decisione di don Roberto di celebrare le messe all’interno del cimitero è legata al periodo di commemorazione dei defunti, non si tratta della paura dei ladri».
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