Sparati 17 colpi di fucile sul bar “Al Cacciatore”

Pramaggiore. La raffica di colpi esplosa su serrande e vetrate del locale come risposta a un pestaggio. Il questore ha chiuso il locale per due mesi
COLUCCI - DINO TOMMASELLA -PRAMAGGIORE - I CARABINIERI METTONO I SIGILLI AL BAR AL CACCIATORE
COLUCCI - DINO TOMMASELLA -PRAMAGGIORE - I CARABINIERI METTONO I SIGILLI AL BAR AL CACCIATORE

PRAMAGGIORE. Provvedimento molto duro da parte della Questura di Venezia che, in base anche ai rapporti dei carabinieri della stazione di Annone Veneto, ha decretato la chiusura per 60 giorni del bar ristorante “Al Cacciatore” di Blessaglia, per gravi motivi di ordine pubblico. L’ultimo episodio, una sparatoria contro l’esercizio pubblico, il 6 agosto, ha convinto il questore Angelo Sanna a disporre la chiusura per quasi due mesi, in base all’articolo 100 del Tulps, il testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.

La sparatoria di agosto è l’ultimo episodio della saga, in cui si annoverano anche la lite tra il titolare e un cliente, lo spaccio a più riprese di sostanze stupefacenti, la presenza di noti pregiudicati all’interno del locale. Il provvedimento è stato notificato alla titolare, una donna marocchina di 28 anni, ieri pomeriggio attorno alle 14, dai carabinieri di Annone.

Tutto era cominciato in marzo, quando Z.M., marocchino di 30 anni con precedenti di droga, era stato visto uscire dal locale accompagnato da un connazionale, anche lui ben conosciuto dalle forze dell’ordine. Il 30enne è stato denunciato per spaccio: sulla sua auto sono stati trovati 8,7 grammi di cocaina. A maggio il bar era diventato il covo dove si vendeva la droga. Piazza Marconi a Blessaglia era diventata la “via Piave” di Pramaggiore. Il 20 luglio un avventore pramaggiorense di 53 anni, B.L., pregiudicato, è stato colpito alla testa, con violenza, dal marito della titolare, l’egiziano S.E.A.E.A., 34 anni. E infine il 6 agosto scorso ecco l’episodio più grave che ha allarmato moltissimo anche gli amministratori comunali. L’episodio poi, in quei giorni, era stato minimizzato poiché si parlò di un solo, al massimo due colpi di pistola. In realtà le cose sono state molto differenti. Il ristorante è stato preso di mira da una vera e propria “sventagliata” di fucile, con pallettoni scagliati contro le serrande (l’esercizio era chiuso al pubblico) e la vetrata d’ingresso. Alla fine si erano contati 17 tra fori e ammaccature. Fortunatamente nessuna delle sette persone ancora all’interno del locale era stata ferita. I carabinieri hanno collegato, attraverso le indagini, l’episodio del 6 agosto a quello del 20 luglio. Era una ritorsione. Per questo B.L. è stato denunciato. Il provvedimento di chiusura di 60 giorni è stato firmato dal questore Angelo Sanna, con la formalizzazione della divisione di polizia amministrativa e sociale della Questura.

Rosario Padovano

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