«Spaccio e vandali senza le panchine stiamo già meglio»

I residenti di via Dante e via Ariosto scrivono una lettera «Da due anni chiedevamo interventi per i disagi sociali»

«È da tre giorni che non ci sono e già ci sembra di vivere in un altro pianeta. La situazione era diventata insostenibile, come sanno bene tutti i residenti della strada che hanno condiviso la scelta di togliere le panchine».

Maria - preferisce non lasciare il cognome - è tra i residenti di via Dante e via Ariosto che hanno partecipato agli incontri che hanno portato, d’accordo con gli operatori dell’Etam e l’assessore alle Politiche ambientali Gianfranco Bettin, alla rimozione delle panchine lungo il tratto ciclo-pedonale di via Dante. I residenti, per precisare il loro punto di vista, hanno deciso di scrivere una lettera. «Dopo anni di schiamazzi notturni e diurni, presenza di spacciatori in attività 24 ore al giorno davanti alla scuola materna ed elementare Battisti, sporcizia di tutti i generi, vetri rotti, risse tra bande, furti di biciclette e danneggiamenti alle autovetture parcheggiate, circa 2 anni fa abbiamo chiesto degli interventi», scrivono, «per poter essere tutelati riguardo a questa grave situazione che ci ha portati ad avere paura di entrare ed uscire dalle nostre case a qualsiasi ora». Ci sono stati vari incontri organizzati con gli operatori dell’Etam, i vigili urbani e la polizia per cercare alcune soluzioni. «Purtroppo però, nonostante varie proposte ed attività collettive per cercare di riappropriarci di questi spazi ormai occupati solo da persone poco raccomandabili, nulla è servito a modificare le cose», aggiungono nella lettera, «infatti molti di noi hanno avuto brutte esperienze sotto casa propria che ci hanno fatti sentire assolutamente non protetti». Ecco perché si è arrivati alla scelta di togliere le panchine. «Un atto concreto e assolutamente non razzista per aiutare dei cittadini che da anni stanno vivendo una situazione molto difficile», aggiungono «e che comunque non potevano utilizzare quelle panchine da sempre». A sentire i residenti - da quando gli operatori Veritas hanno staccato le panchine che poi saranno posizionate all’interno dei cortili dei condomìni - la situazione sarebbe già di molto migliorata.

«Eravamo costretti a stare svegli fino alle 4 di notte, con persone che su quelle panchine si ubriacavano, urlavano e si prendevano a botte, oltre a spacciare», prosegue Maria, tra le promotrici della lettera, «mentre ora ci siamo riappropriati della nostra vita». L’intervento nell’area prevede, nelle prossime settimane, anche la recinzione dei garage di proprietà delle Ferrovie dello Stato, alcuni dei quali occupati abusivamente, che sono diventati ricettacolo di spacciatori. Sarà il Comune a chiudere l’area, dando la chiave del cancello d’ingresso solo ai legittimi proprietari dei magazzini. (f.fur.)

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