Spaccio di eroina a Marghera i nigeriani si sono trasferiti
MARGHERA. Tre denunce nel fine settimana per spaccio in via Ulloa. Due nigeriani e un albanese caduti nella trappola degli agenti della sezione Sicurezza Urbana della polizia locale. Ai tre è stata trovata eroina. Pochi grammi che non hanno consentito l’arresto. Ma del resto gli spacciatori ora “lavorano” con pochi grammi addosso proprio per rendere difficile l’arresto.
La sostanza ora sarà analizzata per capire se si tratta della famigerata eroina gialla che in città e nelle vicinanze ha ucciso una ventina di tossicodipendenti. Una droga con principio attivo elevatissimo e tagliata con un medicinale per rendere l’effetto ancora più forte.
Il timore è che l’eroina gialla possa tornare. Gli agenti della polizia locale sono impegnati da settimane nel contrasto dello spaccio che si è spostato dalla zona di via Piave, via Monte San Michele, via Cappuccina e via Ca’ Marcello. Le operazioni delle forze dell’ordine, ma anche i lavori per la costruzione degli alberghi, hanno spinto i pusher ad occupare sistematicamente altre aree oltre la ferrovia. In particolare il triangolo dell’eroina ora è diventato quell’angolo di Marghera tra via della Pila, piazzale Giovanacci e piazza Mercato. Da qui alcuni spacciatori si spostano in via Ulloa o nel sottopasso ferroviario per consegnare l’eroina ai clienti che arrivano in treno.
I nigeriani sono diventati padroni anche dello spaccio a Marghera dopo esserlo diventati, fino all’estate scorsa, del mercato di Mestre. Si ricomincia a vedere qualche albanese, mentre i tunisini occupano case o le prendono in affitto per poi trasformarle in centrali dello spaccio. —
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia